C’è molto da scoprire su Plot Holes, la nuova serie indipendente che Sean Murphy sta finanziando con una campagna di crowdfunding su Indiegogo. Metanarrativo e fortemente consapevole sin dal titolo, il progetto è definito dall’autore come “una storia di barbari, una storia su un assassino dell’epoca vittoriana e una strip comica“.

Come si possono conciliare queste componenti? Ne scopriamo di più dalle dichiarazioni che lo sceneggiatore e artista di Batman: Cavaliere Bianco, uno dei titoli più letti in assoluto degli ultimi anni, ha rilasciato a Newsarama:

 

Sketch di Sean Gordon Murphy

Murphy – Una delle ragioni per cui ho deciso di tornare a un progetto indipendente è che non voglio che la gente si stanchi di Cavaliere Bianco. Non voglio soffocarla. Quando guardo Schitt’s Creek su Netflix, sono sempre in ansia per l’arrivo di una nuova stagione. E dato che è così bella, non mi dispiace aspettare per un annetto mentre lascio sedimentare gli eventi di quella appena finita. Certo che parte di me vorrebbe vedere tutta la saga in una volta, ma credo che questo toglierebbe valore all’esperienza. C’è qualcosa di prezioso nell’attesa, perché ritarda e sottolinea il premio. Una seconda ragione è che volevo rinverdire le mie radici di autore indipendente, vedere che pubblico avrei potuto mettere assieme dopo il successo di Batman. Mi seguiranno su un progetto autoprodotto? Lo spero tanto.

Plot Holes è il nome di una squadra di guerrieri che viaggiano attraverso le pagine di altri albi a fumetti, usando una tecnica segreta che consente loro di cambiare le trame delle storie, in modo che si salvino dal fallimento. Cliff, la loro ultima recluta, è un fumettista che ha appena capito che il mondo in cui vive non è realistico ma l’ambientazione di un romanzo. Gli altri membri sono reietti come lui, strappati agli universi di serie non pubblicate e impossibili da salvare: il samurai di un manga, un barbaro tigresco, un ragazzino protagonista di un fumetto comico e un assassino vampiro.

In mezzo a gente del genere, Cliff deve dar prova di essere degno dei Plot Holes, che combattono per salvare più storie possibile. A metter loro i bastoni fra le ruote c’è Surge, un ex membro del gruppo divenuto ribelle, che non solo minaccia di distruggere la matrice digitale che contiene la squadra, ma anche il database di ogni libreria digitale del mondo.

 

Illustrazione di Sean Murphy

 

Sean Murphy, mescola quindi un sacco di generi diversi in questa serie, la sua prima storia di gruppo. Ognuno dei personaggi ha un passato ben preciso che lo ha condotto alla sua meta: essere parte di Plot Holes.

 

Murphy – Un giorno mi sono scritto una lista di generi su cui mi sarei voluto cimentare. Non ho avuto la pazienza di aspettare, quindi li ho gettati tutti insieme nello stesso progetto, così avrei potuto sfruttarli tutti assieme per poi produrre un sacco di sequel senza bisogno di un’operazione di rebranding.

Progettare i personaggi mi ha richiesto un sacco di tempo. Di solito lo faccio direttamente sulle tavole, mentre disegno, ma per la prima volta mi è toccato realizzare degli studi completi. Il che ha reso la vita molto più facile del solito al mio colorista.

 

The Plot Holes, immagine promozionale

 

Negli Stati Uniti, Plot Holes uscirà direttamente in volumetti, per poi tentare il passaggio sul mercato internazionale. Niente spillati, niente cartonati antologici. Un esperimento, per Sean Murphy, che di solito passa attraverso il processo contrario, con i suoi progetti indipendenti.

 

Murphy – La squadra dei personaggi è talmente varia che credo che questa sia letteralmente una storia per tutti. Il personaggio principale è un fumettista fallito, qualcuno con cui moltissimi possono facilmente empatizzare. Questo è ben più di un fumetto d’azione, è un’avventura che si chiede cosa sia la realtà nella percezione di personaggi di fantasia e per quali ragioni debbano darsi pena di sopravvivere se esistono solo nella nostra immaginazione.

 

 

 

Fonte: Newsarama