Possiamo vedere i fan di Damian Wayne spalancare gli occhi e fronteggiare con coraggio l’improvviso aumento di salivazione alla lettura del titolo in questione. Robin Rises fa decisamente ben sperare, con ottime ragioni, tutti coloro che hanno amato il personaggio dell’ultimo rampollo di casa Wayne e sono rimasti a bocca asciutta alla sua “dipartita”. I tentativi di Bruce Wayne di riportare in vita il proprio figlio e sottrarne il corpo al malvagio nonno materno Ra’s Al Ghul non si sono mai interrotti, infatti. Le possibilità che ora abbiano successo è tutt’altro che remota.

Tuttavia, calmiamo i bollenti spiriti. Parlando della serie in arrivo, infatti, lo sceneggiatore Peter J. Tomasi non si sbilancia sull’identità del nuovo Ragazzo Meraviglia e si guarda bene dal confermare. Scopriremo tutto nel volume one-shot Robin Rises: Omega, disegnato nientemeno che da Andy Kubert e nel seguente Batman & Robin #33, uscita con cui la serie riprende il suo vecchio titolo.

L’unica promessa è il ritorno della storica spalla dell’Uomo Pipistrello in occasione del suo 75° anniversario. Il progetto si inserisce anche nell’ottica di dare ai lettori un personaggio sostanzialmente nuovo, o comunque rinnovato, su cui incentrare la storia e attraverso il quale creare un nuovo punto di partenza narrativo, godibile anche da chi non abbia seguito dall’inizio il reboot di New 52.

Sibillino, Tomasi avverte tutti quanti i lettori che fanno il tifo per un ritorno dal regno dei morti del giovane Damian, che l’eventualità sarebbe tutt’alto che priva di conseguenze, come è giusto che sia. Ingannare il Tristo Mietitore richiede sempre di pagare un prezzo salato. Chissà se i fan sarebbero davvero felici di riavere un Damian Wayne ben poco somigliante a quello che li ha abbandonati nel 2013?

Fonte: Hero Complex