Al San Diego Comic-Con, la Marvel ha tenuto l’incontro Next Big Thing. Presenti sul palco c’erano Axel Alonso, Nick Lowe, Sana Amanat, assieme agli autori Rodney Barnes, Cullen Bunn, Joshua Cassara, Donny Cates, Geoff Shaw e Margaret Stohl, per discutere del futuro prossimo della Casa delle Idee, tra Generations e Legacy.

Ecco cos’è emerso di nuovo dalla discussione.

 

Generations: The Americas #1, copertina di Paul Renaud

Alonso – La maxiserie in dieci numeri di Generations è preparatoria di quel che vediamo come il prossimo capitolo della storia dell’Universo Marvel. Possiamo immaginare cosa sarebbe successo se il destino recente di Steve Rogers fosse toccato anche ad altri eroi.

Tramite Legacy, nei mesi successivi, riporteremo sotto i riflettori molti dei personaggi, degli oggetti e artefatti preferiti dai fan. Tutti i nostri sceneggiatori e artisti si connetteranno alle storie preferite dai lettori di vecchia data.

Stohl – Avrò modo di mettere Carol Danvers in squadra con Mar-Vell. Chi mi conosce, sa che il mio motto nei confronti delle eroine è che le ragazze sono fantastiche. Niente spalle: solo culi presi a calci. Ed è questo che metteremo di fronte a Mar-Vell, che potrà vedere in Carol. E sarà divertentissimo.

Amanat – Sono molto entusiasta del team-up tra Carol e Kamala Kahn, Ms. Marvel, anche perché Carol sarà nel suo costume classico. Kamala verrà da lei con una richiesta specifica: confondersi con gli altri. Sarà una storia molto personale tra le due donne, che darà inizio alla guarigione del loro rapporto. Sarà scritta da una G. Willow Wilson al meglio della forma e molto divertente.

 

Riguardo Ms. Marvel, dall’incontro è anche emersa la notizia che, ad affiancare la Wilson sulla serie, ci sarà il disegnatore italiano Marco Failla.

 

Bunn – Nella storia targata Legacy degli X-Men, potrete vedere l’arrivo di Mojo nell’Universo Marvel. Ha dei piani davvero terribili, che trascineranno sia il team Blu che quello Oro degli X-Men nei guai. Ci sarà il ritorno di Longshot e potremo vedere Rachel con la sua vecchia tuta.

X-Men: Blue #13, di Cullen Bunn e Jorge Molina - X-Men: Gold #13, di Marc Guggenheim e Mike Mayhew, copertina di Arthur Adams

 

Durante l’incontro sono stati rapidamente passati in rassegna i primi albi Legacy di Falcon, America, Captain Marvel, Jean Grey e Doctor Strange. Ci si è poi soffermati sul nuovo team creativo della serie Thanos, affidato a Donny Cates e alle matite di Geoff Shaw (trovate la prima tavola diffusa in coda al pezzo).

 

Cates – Continuano a venirmi in mente idee sempre più oscure e brutali. Credo di capire Thanos, come personaggio e come divinità. Semplicemente, mi spinge a portare il limite sempre più un là, sempre più avanti.

Non voglio svelarvi molto, ma l’idea di base è che ogni singolo eroe della galassia, se lo prendi nel suo giorno no, vi dirà che un giorno il mondo finirà per colpa di Thanos. E lui è sempre lì, una presenza inquietante e aleggiante.

 

Tra gli annunci, il recupero in formato digitale di Immortal Iron Fists, opera di Kaare Andrews e Afu Chan che sarebbe dovuta uscire ai tempi del secondo Marvel NOW! e che avrà per protagonista un personaggio molto giovane: la ragazzina di K’un Lun che si sta allenando con Danny per divenire il prossimo Pugno d’Acciaio e che i lettori hanno conosciuto leggendo Iron Fist: The Living Weapon.

X-Men: Grand Design, affidata ad Ed Piskor (Hip Hop Family Tree), arriverà nelle librerie a dicembre. Sarà una serie limitata di sei numeri che, di volta in volta, si occuperà di una diversa decade di storie dei mutanti più famosi al mondo, a partire dagli anni Sessanta, per attraversare l’era Claremont e giungere ai giorni nostri.

Thanos #13, anteprima 01

 

 

Fonte: Comic Book Resources