Al San Diego Comic-Con non poteva mancare un incontro Marvel sull’evento attualmente in corso, ovvero Secret Empire. C’era ovviamente il suo sceneggiatore, Nick Spencer, presente assieme a Matthew Rosenberg, scrittore di Secret Warriors, e a Humberto Ramos e Mark Waid, team creativo di Champions. Moderatori, gli editor Nick Lowe e Alanna Smith. Ecco quel che è emerso dalla conferenza, oltre all’annuncio del nuovo team creativo di Captain America.

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Felici per il fatto che l’incontro sia avvenuto questa settimana, dopo l’uscita di Secret Empire #7, in cui si vedono i segni della visione di Ulysses che previde l’uccisione di Cap da parte di Miles Morales, gli intervenuti hanno parlato anche di Captain America #25, che dirà molto sul rapporto tra Sam Wilson e Steve Rogers e andrebbe letto prima di Secret Empire #8.

L’albo Omega della miniserie, di Spencer e del nostro Andrea Sorrentino, mostrerà invece tutti i cambiamenti che l’evento avrà portato all’Universo Marvel. Riguardo il fatto che la serie sia divenuta di dieci numeri, Spencer ha chiarito che è successo solo per necessità narrative, non per questioni commerciali.

Mark Waid ha parlato dei tie-in delle sue serie con Secret Empire: in Avengers vedremo i Dark Avengers di Cap, di cui l’autore ha apprezzato soprattutto il rapporto tra Deadpool e il Dottor Octopus, costantemente irritato da Wade. Champions, invece, mostra un altro volto del conflitto, esclusivamente dalla parte dei buoni.

 

Secret Empire #6, copertina di Mark Brooks

Lowe – Per Amazing Spider-Man #31, Dan Slott e Stuart Immonen hanno dei piani incredibili. Superior Octopus è giunto a prendere possesso delle Parker Industries e questo tie-in avrà delle enormi conseguenze sia su Secret Empire che sul proseguire delle avventure dell’Uomo Ragno.

Su Deadpool #35, Gerry Duggan e Mike Hawthorne hanno tratto incredibile vantaggio dagli eventi raccontati in Secret Empire e, nello specifico, dall’assassinio di Phil Coulson per mano di Wade. Deadpool è uno dei miei personaggi preferiti, con cui abbiamo lavorato meglio durante questo evento.

Spencer – La storia di Secret Empire era in cantiere da tempo, alla Marvel si tenta sempre di giocare sul lungo periodo. Ci saranno tante conseguenze, molto ramificate, e al termine dell’evento dovreste trovarvi con una comunità degli eroi molto più coesa di quanto non fosse al termine di Civil War II.

Ho voluto raccontare una storia che avesse a che fare con delle verità universali, con difficoltà quotidiane e di tutti. Che succede quando si mette in discussione l’autorità? Qual è il rapporto tra diritti individuali e di comunità? Quanto lontano si può arrivare in nome di sicurezza e tutela?

Rosenberg – Ho sentito dire da un sacco di persone che la storia sia politicamente schierata, ma sono convinto del contrario. Si tratta di persone che faticano a mettersi d’accordo e non riescono a dialogare tra loro, e credo che questo sia molto importante. Si tratta di un’arte che oggigiorno sembra perduta, nel mondo reale.

 

 

Fonte: Comic Book Resources