Fumetti digitali: vuoi per le forzature che il 2020 ha dovuto subire a causa dell’emergenza Covid, vuoi per un effettivo e rapido sviluppo delle opzioni che il mezzo può fornire a chi voglia realizzare in maggiore libertà le proprie creazioni, è un settore in rapido sviluppo. Ed è il settore che l’autore Jeff Lemire e l’artista Jock hanno scelto per presentare la loro serie creator-owned, Snow Angels, un thriller d’azione con qualche punta di mistero sovrannaturale ambientato in uno scenario post-apocalittico, disponibile sulla piattaforma digitale ComiXology Originals di Amazon.

È Jock a fare il punto della situazione e a presentare ai lettori la serie, cogliendo l’occasione per raccontare anche i dietro le quinte del suo lavoro come artista e il suo rapporto con Lemire:

 

Snow Angels, teaser di Jock

Jock – Essenzialmente vengo allo studio ogni giorno e cerco di fare tutto quello che posso. Che a volte non è molto e altre è moltissimo. Tendo a lavorare meglio quando sono coinvolto, quando metto me stesso in ciò che faccio. A volte, vorrei avere un pulsante da schiacciare per diventare produttivo, perché con i fumetti c’è sempre un’altra pagina, c’è sempre un’altra scadenza, c’è sempre così tanto da fare che ti aspetta che l’unica cosa che puoi fare è continuare a produrre. Quindi questo è sempre il mio obiettivo.

Non coloro sempre le mie opere. Per la maggior parte dei miei fumetti ho avuto collaboratori e coloristi, bravissimi nel corso degli anni. Ho colorato solo alcune cose da solo, e Snow Angels mi sembrava una buona opportunità per occuparmi anche dei colori. Ci tenevo molto a dargli un’atmosfera fredda… Quando lo leggerete, vorrei che aveste questa reazione viscerale. E ho scoperto che più riuscivo a rendere questa atmosfera, più migliorava.

Snow Angels, teaser di Jock

Lavoro sovrapponendo texture bianche a inchiostri neri. Tendo a lavorare ancora in modo tradizionale, quindi disegno le tavole sui miei fogli di cartoncino. Poi le scannerizzo e inizio a inserire le texture scannerizzate di colore, di chine e così via. Più lo facevo, più sembrava che la natura della storia e dell’ambiente narrativo lo accettasse. Facendo pratica sono migliorato, quindi mi ci sono dedicato a fondo e ho cercato di rendere l’atmosfera più palpabile possibile.

Quello in cui vivono i personaggi è un mondo unico perché la loro cultura è alquanto semplice. Vivono nelle tende, accendo i falò, vanno a caccia per mangiare. Ma qua e là spuntano dei piccoli resti di tecnologia, senza che nessuno sappia davvero da dove provengano. Quindi, al momento di disegnare i costumi ci siamo ispirati alle pelli e a quelle cose che avresti modo di procurarti con la caccia, vivendo in una civiltà del genere.

Snow Angels, anteprima 01

Quando ho creato il look di Snowman, ho pensato a lui come un “altro”. Non necessariamente un ragazzo in giacca e cravatta, non necessariamente un alieno… ma qualcosa di estraneo qualcosa. Doveva adattarsi ai miti che parlano dell’uomo di neve, un personaggio spaventoso, una specie di demone, il genere di figura che useresti per spaventare i tuoi figli: “Non farlo o verrà l’uomo di neve a prenderti”. Quel genere di cose. Ho cercato di non essere restrittivo nel crearlo, tuttavia rappresenta un lato totalmente diverso di questa civiltà e di questa società, un lato che non necessariamente tutti conoscono.

Conosco Jeff Lemire da molto tempo, abbiamo parlato di questo progetto nel 2013 o 2014. L’ho incontrato a Londra nel 2017 e l’ho portato a fare una passeggiata e a visitare qualche monumento mentre parlavamo della storia. In quel momento ricordo che eravamo entrambi impegnati con altre cose, ma dato che era a Londra, approfittammo della cosa per discutere in dettaglio di Snow Angels.

Snow Angels, anteprima 02

Poi Jeff è tornato in Canada e cinque o sei giorni dopo mi ha inviato le prime quattro sceneggiature. Mi ha detto: “Non sentirti obbligato a disegnarlo, ma quello di cui abbiamo parlato mi ha ispirato, eccoti i primi quattro numeri”. Non mi era mai successo prima.

Mi ha lasciato il completo controllo dell’aspetto visivo, al di là delle note che potresti trovare normalmente in una sceneggiatura: sai, suggerimenti su che aspetto potrebbe avere qualcosa, e così via. E le sue sceneggiature sono fantastiche. Hanno un ritmo incalzante e sono piacevoli da leggere. Che è la cosa che più apprezzo in un autore.

Con Jeff c’è una buona collaborazione creativa ma c’è anche un elemento di amicizia. È quel genere di persona con cui vai d’accordo, con cui entri in sintonia. Al di là del suo lavoro e di quanto lo ami, Jeff mi piace davvero. Sono sempre aperto alla possibilità di lavorare con lui se ho tempo. Ma questo non diteglielo.

 

 

 

Fonte: Newsarama