Un curioso caso mediatico che riguarda Superman, i suoi valori e il movimento Black Lives Matter, ha portato Tom King, ben noto autore DC Comics e scrittore delle avventure dell’Uomo d’Acciaio nelle serie realizzata in collaborazione con Walmart, separata dalle trame dell’Universo DC.

Nell’ultimo periodo, negli Stati Uniti, capita che la visione tradizionale del concetto originario di super eroismo sia messa in discussione. Si parla di quell’idea sostanzialmente conservatrice e di destra, secondo cui il super eroe nasce come figura individualista, una sorta di personalità dominante, che sovrappone la propria forza al senso di una giustizia condivisa e che emerge dal senso di comunità. Una lettura non univoca, certamente non l’unica possibile, ma che ha senza dubbio delle solide radici nella tradizione e nella coscienza collettiva americane.

Ne ha parlato recentemente Eliana Dockterman, giornalista di Time Magazine, che ha affrontato il ruolo importantissimo dei super eroi nel cinema e nell’intrattenimento contemporanei, sostenendo di fatto che essi siano figli delle storie che parlano di poliziotti, di detective, di cowboy. Eroi solitari che, appunto, devono alla propria forza la propria legittimazione, che spesso sono esaltati in quanto portatori di un’idea di ciò che è giusto sostanzialmente imposta al di fuori dalle regole stabilite dalla società.

Fox News, network di informazione tra i più seguiti negli Stati Uniti e fortemente vicino alle posizioni alla politica del Partito Repubblicano, ha invitato Dean Cain a parlare dell’argomento. Cain è l’attore che ha interpretato Superman nella serie Lois and Clark degli anni Novanta ed appare spesso nelle trasmissioni di Fox News come sostenitore dell’operato di Donald Trump e delle ragioni della National Rifle Association, la potente lobby delle armi americana, che da sempre si oppone a una legge sul controllo delle armi da fuoco nel Paese.

Stimolato dalla presentatrice Ainsley Earhardt, Cain ha dichiarato che la posizione di chi vede figure della cultura popolare americana come Batman, Spider-Man, Punisher e Superman come poliziotti con la maschera, tese a validare a prescindere il comportamento delle forze dell’ordine, sarebbe una follia. Contrario a qualunque critica in merito ai valori tradizionalmente propri del genere fumettistico, Cain difende le forze di polizia, il modo in cui le varie forme di narrativa la mostrano al pubblico e il super eroismo in generale, aggiungendo quanto segue riguardo a Superman, il personaggio da lui interpretato.

 

Dean Cain – Questo genere di cose mi fa diventare matto. Io vi giuro che, riguardo a Superman, oggi non ci permetterebbero di usare il motto “verità, giustizia e stile di vita americano”. Questa gente ci direbbe che non si può, che sarebbe un messaggio politico. Una follia. Odiano il capitalismo, odiano la legge e l’ordine e odiano l’America.

Ainsley Earhardt – Mio dio, hai ragione. Hai assolutamente ragione.

 

La reazione di Tom King, che prima di diventare scrittore di fumetti e autore delle storie di Superman ha servito il proprio Paese come agente della CIA, ha risposto citando se stesso con l’immagine e le parole che trovate qui sotto.

 

Tom King – Figli di pu***na, l’ho usato in un fumetto proprio quest’anno.

 

Tom King Superman

 

 

Fonte: Bleeding Cool