Immaginatevi la scena: siete un comune automobilista australiano che sta tranquillamente guidando nella zona a sud di Sidney, quando la quiete della strada viene turbata da un possente rombo che echeggia in lontananza. Si fa più intenso fino a diventare assordante… e poi venite superati dalla Batmobile!

E la prima delle molte cose sorprendenti di questa storia sta nel fatto non si tratterebbe di un set cinematografico, di una trovata pubblicitaria o di un “gadget” costruito puramente per esigenze sceniche, bensì di un’automobile vera e propria che il suo proprietario, il geniale Zac Mihajlovic, usa per spostarsi più o meno regolarmente, in genere quando è impegnato in una delle sue “missioni segrete”.

Ma procediamo con ordine: all’origine di questa storia c’è il sogno, come tutti i grandi sogni a metà strada tra la follia e l’impossibile, del giovane Zac di possedere una Batmobile “vera” e funzionante: la costruisce, in due anni di duro lavoro, grazie all’aiuto di suo nonno, John Greene, un ingegnere in pensione, e dell’amico Scott Cox. E dal momento che Batman mai e poi mai violerebbe la legge, il modello finale della Batmobile è un modello realizzato a norma, che rispetta tutti i parametri e i requisiti tecnici e legali per poter circolare sulle strade australiane, e quindi consente a Zac di andare a fare la spesa, di portare la ragazza al cinema e di farsi una passeggiata a bordo della Batmobile (realizzata ispirandosi al modello del film del 1989 con Michael Keaton e Jack Nicholson) come niente fosse. Superfluo dire che passa poco tempo prima che il veicolo inizi a fare sensazione e che Zac e la sua auto diventino delle celebrità e delle curiosità prima locali, e poi nazionali.

Ma l’impresa di Mihajlovic diventa ancora più sorprendente non solo a livello tecnico, bensì a livello umano, perché l’uso che il giovane decide di fare della sua creazione è di quelli che accendono il cuore e inumidiscono gli occhi non solo degli appassionati di fumetti, ma di chiunque: dotandosi, com’è ovvio che sia, di un costume di Batman a regola d’arte, Zac mette a disposizione se stesso e il suo mezzo per un unico uso al di là di quello privato: quello di beneficienza, in collaborazione con la Fondazione Make-a-Wish, che si occupa di esaudire i desideri dei bambini affetti da malattie terminali. Oltre quaranta bambini hanno finora espresso il desiderio di poter incontrare Batman, e tutti sono rimasti a bocca aperta nel vederlo materializzarsi sulla soglia di casa con tanto di Batmobile rombante e pronta per fare un giro.

Ce ne sarebbe già abbastanza per far venire un nodo alla gola, ma non è ancora finita: con il diffondersi della fama (in una delle sue incursioni al volante della Batmobile, Zac è stato perfino “pedinato” dagli elicotteri dei notiziari australiani che volevano riprendere l’automobile dall’alto), il giovane è stato avvicinato da numerosi compratori facoltosi, che nel migliore dei casi volevano noleggiare l’automobile per usi privati – come dire? – “da rimorchio” e nei casi più estremi snocciolavano assegni a sei cifre pur di entrare in possesso del veicolo.

Ma Zac, incrollabile quanto e più di Bruce Wayne, è irremovibile: la Batmobile continuerà ad essere usata esclusivamente a scopi benefici in collaborazione con la Make-a-Wish. E non c’è dubbio che quando il Cavaliere Oscuro continuerà a presentarsi di fronte a un esterrefatto bambino per esaudire il suo ultimo desiderio di incontrare il suo eroe, non solo si sentirà più ricco di qualsiasi cifra in denaro potrebbe mai farlo sentire, ma farà sentire un po’ più ricchi anche tutti noi, per aver dimostrato ancora una volta come da qualcosa che spesso viene bollato frivolo come il mondo dei fumetti possano nascere storie ed esempi umani che scaldano il cuore.

 

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La Batmobile di Zac Mihajlovic

 

Fonte: Daily Mail