Il mondo del Fumetto americano dice addio a Joye Hummel, una delle figure meno note, eppure maggiormente pionieristiche della storia dei comics. Ignorata, nascosta e osteggiata per decenni, fu la ghost-writer e co-autrice di molte delle storie originali di Wonder Woman, accanto al creatore del personaggio William Moulton Marston.

 

 

Wonder Woman #12

Appena diciannovenne, la studentessa newyorkese di psicologia ha proprio Moulton Marston come insegnante, il quale la considera la migliore del suo corso e la assume come assistente. Assillato dalle scadenze, lo sceneggiatore chiede alla Hummel di aiutarlo con la stesura de soggetti e dei dialoghi di Wonder Woman, ma il suo nome non comparirà mai tra quelli degli autori. L’accordo con la DC Comics è infatti tetragono: quello di Charles Moulton, pseudonimo dello sceneggiatore, è l’unico nome che dovrà comparire.

Joye Hummel, negli anni Quaranta, è quindi la probabile prima autrice donna di fumetti di super eroi della storia e nessuno lo sa. Un segreto mantenuto per anni, noto alla famiglia di Marston e a pochi altri, ma che è diventato di pubblico dominio nei decenni e piuttosto chiacchierato dal 2014 in poi, anno in cui la studentessa Jill Lepore l’ha intervistata, durante le ricerche per il suo saggio The Secret History of Wonder Woman.

Hummel fu anche l’autrice in solitaria di moltissime storie, pare oltre settanta, dedicata a Diana, da quando le condizioni di salute dell’autore ufficiale si aggravarono improvvisamente, impedendogli di proseguire nel lavoro di scrittura. Vittima della mentalità maschilista dell’epoca, non vedrà mai il suo nome riconosciuto, fino all’intervista di cui sopra e, nel 2018, alla consegna del Bill Finger Award for Excellence in Comic Book Writing, premio alla carriera ricevuto in occasione del San Diego Comic-Con.

Joye Hummel, eroina sconosciuta degli albori del Fumetto di super eroi, è morta lo scorso 5 aprile, il giorno dopo aver compiuto 97 anni.

 

Fonte: Washington Post