Siamo nel regno dei mutanti, sia figurativamente parlando, sia letteralmente parlando, con la fase di Reign of X a narrare lo sviluppo e l’espansione della razza e della nazione mutante sotto la supervisione di Jonathan Hickman, responsabile del rilancio avviato con House of X e Powers of X. Un restart che agli occhi di molti assomiglia a quello operato venti anni fa per i New X-Men di Grant Morrison, Frank Quitely e altri disegnatori, che a modo loro riscrissero e ridefinirono l’ambientazione, le atmosfere e i temi dei mutanti di casa Marvel in un ciclo narrativo che coprì un triennio di storie.

Lo sceneggiatore scozzese ha avuto l’occasione di commentare brevemente quell’esperienza e di riflettere sui parallelismi tra il suo rilancio e quello di Hickman.

 

Morrison – Mi fa piacere. Il tempo passa… [Ride]. Vent’anni è una cifra notevole, mi fa sentire bene. Quella serie è qualcosa a cui mi è piaciuto molto lavorare. Eravamo a cavallo del secolo e avevamo molta libertà alla Marvel.

Non ho visto niente delle nuove serie. In tutta onestà, non riesco ad andare in fumetteria in questi giorni. Le uniche cose che vedo sono quelle che mi manda la DC in formato digitale. Ma leggo le recensioni online e mi tengo più o meno aggiornato su quello che succede. I lettori sembrano davvero entusiasti di quello che Jonathan Hickman ha fatto con gli X-Men. Come sempre, Jonathan deve avere un mega-piano straordinario in mente, quindi sono sicuro che sarà fantastico. Ma ancora non son riuscito a leggere niente.

Credo che si vedano alcuni elementi di New X-Men e di quell’era nelle serie odierne perché molti degli scrittori più giovani tendano a ispirarsi agli autori con cui sono cresciuti. Dato che sono cresciuti con quelle storie, ora vogliono imprimere il loro tocco personale a quel genere.

 

 

Fonte: Newsarama