Come già vi abbiamo annunciato, BAO Publishing ha deciso di attivare un master riguardante le professioni del Fumetto: un’occasione importante per tutti gli aspiranti professionisti promossa da una delle case editrici più attive e riconoscibili degli ultimi anni, con una fisionomia molto chiara e, soprattutto, diversi grandi successi a curriculum. Dal comunicato ufficiale, ecco qualche dettaglio:

 

Il master inizierà a Febbraio 2019 e terminerà a Febbraio 2020, il corso partirà al raggiungimento di 8 iscritti tra coloro che hanno superato l’ammissione (valutata da Michele Foschini). Per partecipare alle selezioni è necessario contattare l’Accademia TheSIGN e farsi mandare la scheda con i requisiti.

Il materiale per l’ammissione va consegnato entro il 20 Dicembre, il corso partirà a Febbraio. Il numero massimo di partecipanti è 14 (autori o coppie creative). Il costo del master è di 3.000 euro iva inclusa (se qualcuno si iscrive come coppia creativa paga una sola quota/progetto). In fase di selezione dei candidati sarà selezionato un autore (o coppia artistica) a cui verrà assegnata, per meriti, una borsa di studio per frequentare il corso gratuitamente. Le lezioni si svolgono il venerdì (alternati) dalle 10 alle 17 a Firenze presso l’Accademia TheSIGN in Viale Spartaco Lavagnini 42.

 

Certi che molti nostri lettori siano interessati ad approfondire, abbiamo raggiunto Michele Foschini, direttore di BAO Publishing, e gli abbiamo rivolto alcune domande in merito.

 

Ciao, Michele. Grazie per il tuo tempo e ben trovato su BadComics.it.
Partiamo dalle basi: perché BAO ha sentito il bisogno di un master? Sappiamo che da sempre, come altre case editrici storiche, una delle vostre missioni è educare il pubblico al Fumetto. Ora educherete anche dei fumettisti?

Non abbiamo la pretesa di educare nessuno, davvero, ma ci siamo resi conto di poter aiutare gli aspiranti autori a fare proposte più mirate, perché spesso quelli che hanno una formazione specifica di Fumetto hanno studiato pensando alle grande realtà editrici commerciali e non sono ancora perfettamente in grado di pensare fuori dagli schemi, che è il primo passo per creare un grande romanzo grafico.

Da sempre ti vediamo impegnato, in conferenze e incontri alle fiere, a far capire ai lettori e agli aspiranti cosa sia necessario per diventare un autore. BAO o di altra casa editrice. Ora tu e i tuoi collaboratori vi spenderete per insegnarlo a tutti gli effetti. A chi? Qual è il vostro target? Siete in cerca di talenti da raffinare o da forgiare da zero?

BAO-Master

Il master nasce da un’idea condivisa con l’accademia TheSIGN di Firenze, per permettere ai futuri autori di entrare in contatto con una realtà editoriale già nelle fasi embrionali della realizzazione di un progetto di graphic novel. Ci sono delle specificità che spesso vengono ignorate o non sono comprese, in questo formato editoriale, ed è importante parlarne.

È altrettanto vitale capire che non si può scomporre un romanzo grafico nelle sue singole fasi di creazione, quindi ogni aspetto dell’argomento verrà sviscerato da autori completi, capaci di una visione unitaria sul progetto editoriale, anche se ciascuno si concentrerà su una parte del lavoro, in questo master.

Quali saranno i contenuti a grandi linee? E come è organizzato il corso?

Abbiamo realizzato un super team di docenti, tutti nostri autori. Flavia Biondi per la scrittura della storia e il character design, Daniel Cuello per lo storytelling, Rita Petruccioli per lo storyboard, Nicolò Pellizzon per disegno e colore digitale, Giulio Macaione a sua volta per il disegno, Davide Aurilia per il colore tradizionale, Lorenzo Bolzoni per lettering e impaginazione. In tutte le lezioni gli studenti saranno affiancati da la Tram, che sarà il tutor di tutto il masterAnch’io parteciperò a diverse lezioni, affiancando i docenti. All’esame finale saremo Caterina Marietti e io a valutare tutti i lavori svolti.

La tesi di Master sarà un prodotto editoriale effettivo, una pubblicazione BAO. Un anno di tempo per diventare autori o disegnatori e smussare molto gli angoli. L’idea è quella di continuare a formare i vostri alunni anche dopo e di utilizzare il loro esordio (anche) come un gradino formativo?

Ci è sembrato corretto spiegare chiaramente che il master non dà nessuna certezza in questo senso. Se la media qualitativa dei partecipanti non fosse altissima, significherebbe pubblicare opere meno che ottime, e non è ciò che fa BAO, né ciò che meritano gli autori. Però ci speriamo davvero, perché crediamo che il dialogo che si instaurerà all’interno del gruppo-classe porterà a evoluzioni qualitative molto rapide nel lavoro dei partecipanti. Siamo bravi a esaltare il talento dei nostri autori, è qualcosa che ci viene naturale fare.

Se dovessi dirmi in cosa i fumettisti italiani, per lo meno quelli esordienti, sono più carenti e in cosa potete aiutarli di più? C’è poca, o meno, consapevolezza in quali settori del fare Fumetto?

Il nostro è un Paese di talenti immensi. Non esistono carenze a livello di cultura del Fumetto, o di capacità tecnica. Esiste però l’opportunità ora di pensare a storie a fumetti non guidate da formati standardizzati, e spesso si tende a pensare che questo significhi indisciplina, autarchia narrativa, improvvisazione. Vogliamo scrivere, insieme agli autori, le linee guida per raccontare, a fumetti, storie long form che infrangano le regole del Fumetto tradizionale.

Perché Firenze e perché la collaborazione con TheSIGN Academy?

Perché sono bravi, perché è una città che ribolle di fermento artistico, perché è al centro del Paese ed è la culla della cultura. Perché vogliamo avvalerci di una struttura affidabile e rodata per innestare il nostro anomalo piano didattico.

Infine, Michele, qual è la cosa a cui tieni di più di questo master e l’impronta fondamentale che BAO vuole dargli?

Nei primi tre anni della vita di BAO, una sola proposta arrivataci, non richiesta, per mail, divenne un libro. Era il primo lavoro di Alberto Madrigal. Vogliamo che la percentuale di proposte che passano dal nostro inbox al nostro piano editoriale aumenti moltissimo. E vogliamo essere sorpresi dai partecipanti con idee folli e che, follemente, siano in grado di reggersi in piedi. Li aiuteremo a dare solidità alle loro proposte e a rifinirle quanto serve perché splendano tra tutti gli altri fumetti, ma non troppo, perché la preservazione della spontaneità delle intenzioni narrative è la cosa più importante, nel Fumetto, secondo me.