Si svolgerà domani e domenica la quinta edizione della 24H ShorTS Comics Marathon, concorso di fumetti organizzato nell’ambito dello ShorTS International Festival; i partecipanti saranno chiamati a realizzare una storia di quattro tavole nel giro di un giorno (quest’anno suddiviso in due sessioni dalle 9.00 alle 21.00), sviluppata sulla base di un tema che gli sarà assegnato al momento del via alla competizione. La giuria che valuterà i loro elaborati sarà composta da Rachele Aragno (Melvina), LuFio (Il cubo dei mille mondi) e Daniel Cuello (Mercedes).

 

 

Per l’occasione abbiamo parlato con Rachele Aragno, che ci ha parlato dei suoi primi passi nel mondo del fumetto e ci ha anticipato qualche dettaglio sui suoi progetti futuri.

 

Ciao Rachele e bentornata su BadTaste.it! Stai per rivestire il ruolo di giurata per la maratona 24 ShorTS Comics Marathon, essendo ormai un nome riconosciuto nel settore del fumetto. Quando hai esordito hai partecipato anche tu a concorsi? Cosa ti ricordi di quel periodo, nel quale stavi muovendo i primi passi in questo mondo?

In realtà all’epoca non ho mai partecipato a dei concorsi, perché temevo sarei stata sopraffatta dall’ansia. Mi sono dedicata più al mondo dell’autoproduzione, con una serie di pubblicazioni indipendenti, come il volume di Attacapanni Press in cui è apparsa la storia breve con Melvina. Ma penso che siano ottime occasione per farsi notare e mettersi alla prova, a patto di affrontarle senza troppa pressione.

Ormai queste maratone sono abbastanza diffuse nel mondo del fumetto, penso anche al 24-Hour Comics Day. Tu ti sei mai cimentata in una di queste odissee a base di china e caffè?

No, queste odissee come le definisci tu effettivamente non le ho mai provate, però mi piacciono molto le challenge. Credo siano un modo meraviglioso per mettersi alla prova, soprattutto quando ti cimenti con uno stile diverso dal tuo. Per esempio, qualche mese fa ce n’è stata una interessante su Sailor Moon, mi ha fatto lavorare su un personaggio che non avevo mai disegnato prima.

Visto che il concorso è legato al mondo del cinema, qual è il tuo rapporto con la settima arte? Ci sono dei film o dei registi che hanno influenzato i tuoi lavori?

Sì, sono una grande fan del cinema, le mie passioni si possono suddividere in due macro-categorie. Gli horror, in particolare i classici italiani del passato. Ma il mio lato dark adora anche David Lynch. Poi mi piacciono un sacco anche i fantasy, i grandi film in live-action ma anche i prodotti animati, in particolare quelli di “Laika” (come Coraline) o i successi Pixar che tutti conoscono.

Questi ultimi non mi stupiscono ed effettivamente li rivedo nei tuoi lavori… ma gli horror proprio non me li aspettavo! Hai intenzione di realizzare qualche fumetto con delle tinte più oscure?

Sto già lavorando a qualcosa che andrà in questa direzione. Devo ringraziare Barbara Canepa, perché sto lavorando a un fumetto per la sua collana Métamorphose. Non sappiamo ancora quando uscirà, perché le serie di cartonati francesi hanno tempistiche lunghe, a volte l’editore aspetta che siano pronti più volumi prima di iniziare a proporle. La sceneggiatura è di Bruno Enna, per me è la prima volta che mi occupo solo dei disegni; devo ammettere che è un gran sollievo, perché mi solleva dalla componente di scrittura, sulla quale mi devo sempre impegnare molto.

Hai anche fatto recentemente un’incursione nel mondo di Mike Mignola disegnando una copertina di “Young Hellboy”. Ricordo una diretta Instagram sulla pagina BAO in cui avevi chiesto input per illustrazioni; io ti avevo chiesto una Melvina con la potente Mano destra del diavolo braccio e ricordo che quel disegno poi aveva attirato un Like di Mignola in persona, con tua somma gioia! In qualche modo quell’illustrazione è servita a farti conoscere al papà di Hellboy? Posso vantarmene con orgoglio?

È molto strano perché, non so come o perché, ma Mignola mi seguiva già, ogni tanto mi metteva dei Like. Non faceva distinzioni tra i professionisti o gli esordienti, io non ero ancora nessuno ma già aggiungeva reazioni se vedeva qualcosa che gli piaceva. Però sì, dopo quell’illustrazione sono iniziate delle discussioni sulla possibilità di fare qualcosa… quindi puoi considerarti in qualche modo il papà di quella copertina!

C’è la possibilità di vedere altro di tuo in quel mondo, o la copertina è stato qualcosa di isolato? Si sta muovendo qualcosa a riguardo?

No, in realtà non c’è nient’altro al momento. Ma c’è un’idea che mi piacerebbe proporre, ma è ancora presto per parlarne. Anche perché grazie a quella copertina ho conosciuto editor e altre persone del settore. Ma sarebbe qualcosa di diverso da tutto ciò che ho fatto finora, quindi c’è bisogno di tempo, bisogna aspettare il momento giusto…

Chissà, magari dopo il successo del tuo fumetto per la collana Métamorphose…

Speriamo!

Invece, per quanto riguarda Melvina, cosa possiamo aspettarci dal secondo volume che è stato annunciato?

Posso dire che Melvina sarà cresciuta, la troveremo con qualche anno in più. Anche le situazioni e i problemi che dovrà affrontare saranno in qualche modo più maturi, come succede sempre crescendo.

Cambieranno anche i toni del racconto, un po’ com’è successo a Harry Potter?

Non voglio certo paragonarmi alla Rowling, però sì, se penso sia ai film che ai libri, la storia cresce assieme ai personaggi e ai lettori. È un racconto di formazione a tutti gli effetti.

Grazie mille per il tempo che ci hai dedicato. Per finire c’è un saluto o un augurio che vuoi rivolgere ai concorrenti della 24H ShorTS Comics Marathon?

Certo, consiglio di affrontare questo concorso innanzitutto divertendosi. Non prendersela troppo se non si viene scelti, se non si vince. E un’opportunità, ma ci sono e ci saranno tante altre occasioni per farsi notare e dimostrare cosa si sa fare.

 

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