Mirka Andolfo nasce a Napoli il 17 giugno del 1989. Illustratrice e colorista, esordisce a livello professionale colorando un volume per il mercato francese, Sideline (Petites Vagues Editions), per i disegni di Daniela Di Matteo. Nel 2010 entra nel team di Geronimo Stilton e nel frattempo fa una nuova esperienza francese con la serie Pandamonia. Per ReNoir Comics colora diverse copertine (tra cui le prime tre della serie a fumetti di Don Camillo), e la graphic novel dedicata a Giorgio Perlasca. Nel 2011 approda alla Image Comics (The Last of the Greats), alla nuova serie di Lorenzo Bartoli e Andrea Domestice Alice Dark e inizia la collaborazione stabile con Disney Italia. Nel 2013 lancia il primo volume della sua serie Sacro/Profano, prodotta inizialmente come webcomic e tuttora in fase di pubblicazione anche in formato cartaceo. Oltre allo speciale Manuale Sexy ha da poco annunciato una collaborazione su Sexy Tales di Elena Mirulla.

 

Mirka AndolfoCiao Mirka! Grazie per averci concesso questa intervista!

Grazie a voi!

Una tua serie pubblicata con Dentiblù (Sacro/Profano), un artbook fresco di stampa, le collaborazioni con Topolino, le case editrici americane e francesi… Come ti senti a questo punto della tua carriera e cosa ti aspetti dal futuro?

Sono contenta di aver avuto queste possibilità, spero tanto in futuro di sperimentare sempre cose nuove e di macinare ancora più tavole (col tempo), visto che amo il mio lavoro. Non credo che mi stancherà mai! Soprattutto ora che disegno di più.

Dopo aver parlato del futuro, parliamo del passato. Sei giovanissima e hai già un tuo stile affermato. Come si è formata la Mirka artista?

Grazie, anche se in realtà è uno studio che sto ancora facendo, e non credo finirà mai davvero. Posso solo dire che ho sempre amato i fumetti e moltissimi autori diversi tra loro, che negli anni mi hanno influenzata!

Mirka AndolfoPer esempio Alessandro Barbucci, Barbara Canepa, Madureira, Campbell, vari mangaka… mi spiace che oggi non leggo più molto come una volta, perché non ho tempo!

Parliamo di una delle tue opere di maggior successo: Sacro/Profano! Come è nata l’idea e come si sono sviluppati i personaggi?

L’idea è nata assolutamente per gioco, volevo solo fare un fumetto leggero e con cui divertirmi nel tempo libero. Non pensavo davvero sarebbe continuato, quando ho anche solo pensato all’idea. Sono contenta del seguito che è riuscito a ottenere! Un sacco di persone si sono affezionate ad Angelina e Damiano (e sì… anche io!). E loro, volume dopo volume, “crescono”. Quest’anno ci sarà il terzo e ultimo volume della serie (come sempre programmato, si tratta di una trilogia) e arriverà il finale che ho sempre sognato per loro.

Oltretutto… e siete i primi a saperlo, presto uscirà come libro in un paio di paesi europei!

Sei anche una grande appassionata di videogiochi, come Resident Evil. Da cosa trai maggiormente ispirazione per le tue opere? Ti piacerebbe un giorno affrontare un fumetto dal taglio horror?

Cappuccetto Rosso di Mirka AndolfoMi piacerebbe moltissimo. In America sto facendo già cose un po’ horror/splatter (ma non sono proprio horror… più splatter/azione, direi!). Un horror mi piacerebbe moltissimo, se mi si desse la possibilità di disegnarlo in modo particolare e di esprimermi liberamente.

Hai pubblicato Sacro/Profano anche su Verticalismi. Come è nata la collaborazione con il portale? Consiglieresti a un artista emergente di appoggiarsi a una piattaforma simile?

Consiglierei di sicuro (già fatto anche!)! Mi ricordo che avevo appena pubblicato online sulla mia pagina FB, e subito dopo era già finito su Verticalismi (a proposito, mi scuso… devo aggiornare! Argh! Sempre incasinata e con la testa altrove!). C’è bella gente tra lo staff, sempre molto gentili e disponibili (Mirko Olivieri, con il quale ho principalmente a che fare quando carico le strip, è super). Lo straconsiglio.

C’è qualche serie particolare, sia italiana che straniera, su cui ti piacerebbe lavorare in futuro?

Sì… ma per scaramanzia, non lo voglio dire anche se tanto non succederà mai…

Moby Dick di Mirka AndolfoIn generale mi piacerebbe anche fare cose 100% mie in futuro, o comunque mi piacerebbe lavorare con qualcuno che mi dia carta bianca per lo stile. Una cosa che raramente oggi succede, cerco sempre di adattarmi io. Quando succede il contrario, non mi dispiace affatto!

Cosa consiglieresti a un artista alle prime armi? Secondo te è più importante specializzarsi nel fumetto analogico, digitale o saperli usare entrambi?

Decisamente, penso sia il caso di usarli entrambi. Mi pento alle volte di non aver disegnato abbastanza “per studio” e a mano quando avevo un sacco di tempo libero… dannati videogames!

Scherzi a parte, penso che entrambi i medium possono essere utili. Più cose sei in grado di fare, meglio è.

Grazie mille della tua disponibilità!

Grazie a voi.