Alessandra Patanè nasce il 20 febbraio a Catania. Studia alla Scuola Internazionale di Comics di Roma, e si trasferisce in seguito a Pisa.

Nel 2009 ha lavorato con Icomics e per altre riviste come colorista, ad esempio su una storia di Giorgio Cavazzano, Johnny e Smalto; ha inoltre lavorato a Mangabook volume 2 (2011 – 2012) e alla copertina del volume 1 per Kawama Editoriale.

La sua opera più conosciuta è Greedy Flower edita da Shockdom, tuttora in corso. Attualmente sta lavorando anche ad Apophis Saga, scritto da Amez Bricchi.

Il primo appuntamento con Verticalisti, powered by Verticalismi – le nuove frontiere del fumetto digitale, curato da Giulia Prodiguerra, è con lei.

 

 

Ciao Alessandra! Benvenuta e grazie per averci concesso quest’intervista. Partiamo dall’inizio: come e perché hai scelto di intraprendere questo percorso? Cosa ti ha spinto a diventare una fumettista?

greedy flowerGrazie a voi che mi concedete il vostro tempo e la vostra pazienza. Dunque il come ho intrapreso questo percorso è davvero buffo perché risponderei ingenuamente con un ‘non lo so’ ma posso di sicuro partire dal perché ci ho voluto provare! Ho sempre amato il fumetto sin dai tempi in cui da bambina leggevo Topolino. Crescendo ho maturato la mia passione rivolgendola verso il manga e appassionandomi soprattutto alla struttura delle storie e interessandomi molto alla sceneggiatura. Ho iniziato disegnando piccole storie, provando stili diversi e cercando di farne un mix personale poi provando anche con l’aiuto di una scuola che mi desse le basi professionali, mi sono detta ‘proviamoci’.

E così adesso sono qui, con ancora molto da imparare e molta strada da fare, ma sul primo gradino di una lunga scalinata di quella che spero sarà la mia carriera! Ma sul serio, non vi so assolutamente dire come ci sono arrivata! Semplicemente non mi sono arresa, anche dopo mille delusioni: c’è un detto giapponese che ho amato tantissimo che dice, tradotto letteralmente: “Caduto sette volte ci si rialza otto”, e che io riconduco spesso a un altro detto, ovvero “Ciò che non ti uccide ti rende più forte”! È tutto ancora un po’ magico per me e mi scuso in anticipo se sono prolissa e troppo entusiasta quando parlo di ciò che faccio! Forse è proprio questa sensazione che rende questo mestiere fantastico!

greedy flowerGreedy Flower mescola tematiche horror e drammatiche con un tratto molto dolce, creando così un forte contrasto. Come si è sviluppato il tuo stile? Chi sono state le tue influenze principali?

Questo è uno stile altamente sperimentale e molto diverso dal mio stile basico! L’esperimento è nato da un progetto di una storia autoconclusiva che dovevo presentare per una collana che raccoglieva varie storie con temi leggermente dark. In quel periodo ero molto in fissa con Bryan Lee O’Malley (autore di Scott Pilgrim e Seconds) e adoravo lo stile minimale e semplice dei cartoni americani che davano spesso su Cartoon Network o Nickelodeon! Così, impostando uno stile a metà tra il dolce e il grottesco, ho tirato fuori le prime 10 tavole di “Greedy Flower”, dicendomi ‘se questo progetto vince il concorso magari lo porto avanti. ’ Aver ottenuto il primo premio è stata una spinta non indifferente per portarlo avanti e successivamente far sì che guadagnasse il successo che ha adesso!

Alessandra PatanèCome è nata l’idea di Greedy Flower? Quale dei tre personaggi principali ti rispecchia di più?

L’idea nasce da un incubo molto pesante e brutto che feci anni fa: uno di quei sogni tipici dove non puoi gridare, scappare o reagire. Il mio corpo era stato privato di ogni movimento e di ogni senso (olfatto, tatto, udito, ecc.) da alcune lunghe ombre proiettate sui muri.

Questa è naturalmente l’idea che, sviluppata, ha dato vita ai robo: esseri capaci di rubare anime e memorie e quindi di rendere l’essere umano un guscio vuoto. La creazione di Keo e di tutti gli altri personaggi poi è venuta da sé e dalla fantasia scaturita a prescindere dall’idea :) Mi rispecchio molto in tutti: ogni personaggio ha una piccola parte di me!

Hai iniziato pubblicando le tavole online, dove le pubblichi tutt’ora (la tua pagina Facebook è molto attiva). Come ritieni che sia cambiato l’approccio al fumetto con l’avvento del web? Credi che possa essere uno strumento capace di permettere lo sviluppo di una maggiore consapevolezza nei lettori riguardo la produzione italiana?

greedy flowerNel mio caso è cambiato in meglio! I webcomics sono molto utili per chi, non avendo un altissimo budget, vuole comunque documentarsi sulle novità e soprattutto sui fumetti underground italiani che stanno aumentando a dismisura! Trovo che il mercato sia estero che del territorio sia saturo di storie e novità, quindi si è sempre molto indecisi e non sempre acquistare a scatola chiusa è positivo, soprattutto per uno studente o un non appassionato. Il web dà la possibilità alle persone che vogliono approcciarsi al fumetto cosiddetto ‘underground’ e non solo, di ‘consultare’ prima di acquistare un prodotto e decidere se ne vale la pena o meno.

Io, in primis, ormai adotto la ‘tecnica di consultazione’ dei webcomics prima di acquistare un volume e difficilmente ne rimango delusa. Anzi la mia voglia di leggere e avere la libreria piena di autori e colleghi connazionali aumenta sempre più. Il webcomic è un nuovo modo di vedere il fumetto e credo che in Italia stia funzionando abbastanza bene! “Ma poi chi legge online non compra il cartaceo” mi sento spesso dire! Eppure, parlando dei miei fans, non ho riscontrato questo ostacolo, anzi… trovo che la possibilità di averlo a portata di mano online sia una comodità per chi non ha possibilità di acquistarlo, e una garanzia nel momento in cui si voglia investire sul cartaceo!

Consiglieresti a un fumettista esordiente di intraprendere la via della pubblicazione online? Se sì, quanto credi che sia importante mantenere un contatto costante con i fan?

Assolutamente sì! Per i motivi che ho citato nella risposta precedente! Inoltre è molto, e sottolineo ‘molto’, importante mantenere un approccio costante con i fan! Perché? Perché se un lavoro riscontra un determinato successo oltre ad essere merito tuo è anche merito delle persone che lo seguono e che ti spronano ad andare avanti! Meritano assolutamente riconoscenza e rispetto! Io senza i miei fans non andrei assolutamente da nessuna parte: sono il mio motore.

In Greedy Flower scrivi tu la storia, mentre in Apophis Saga lavori su indicazione di Amez Bricchi. Come ti trovi a lavorare su indicazioni di altri?

greedy flowerE’ difficile: hai più paletti e vincoli rispetto ad una storia totalmente tua che puoi snaturare come vuoi! Però dipende anche molto dal tipo di approccio che hai con lo sceneggiatore! Amez è una persona con cui si parla e tratta molto tranquillamente: lui mi ha sempre detto che quando mando le bozze su sua sceneggiatura ‘rappresento quello che ha in mente senza nemmeno sforzarsi di specificare più del dovuto’. La cosa lo inquieta ma in bene e quindi lavoriamo senza affaticarci più del dovuto: inoltre mi lascia abbastanza libera sulle scelte di struttura della tavola, se ho qualche modifica da fare ne parlo e si è sempre ben disposti a trovare un compromesso! Quindi più che fare il lavoro di altri io questo lo ritengo un lavoro di squadra!

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Hai qualcosa nel cassetto che puoi rivelarci in anteprima?

Alessandra PatanèAl momento sono molto spaventata del futuro e, essendo una persona molto costante, ho remore di cominciare qualcosa di incerto con la consapevolezza che poi dovrò portarlo avanti nonostante tutto. Tralasciando i miei timori da artista ho ben due progetti nel cassetto che spero possano piacere: il primo è un seriale d’avventura fantascientifico ambientato in un futuro degradato che riprenderà il mio vecchio stile e sarà catalogato come shonen in tutto e per tutto! Il secondo invece sarà una graphic novel: una sorta di commedia paranormale…in realtà non saprei come definirla! Avrà un’ambientazione apparentemente quotidiana che degenererà episodio per episodio fino ad arrivare al surrealismo più assoluto! Non voglio introdurre trame o titoli per scaramanzia, spero soltanto che questi due progettini possano vedere la luce!