Per Verticalisti, powered by Verticalismi, Giulia Prodiguerra ha intervistato Elena Triolo, autrice di Pop Porno e Carote e Cannella.

Diplomata alla Scuola Internazionale di Comics (indirizzo Fumetto) nel 2011, si è poi laureata in Storia dell’Arte nel 2014. Ha collaborato col Museo dell’Arte della Lana di Stia e collabora col Museo Galileo di Firenze realizzando alcuni libri illustrati. Ha disegnato la versione a fumetti di uno dei tredici racconti della graphic novel antologica La fine dell’amore edita da Hop Edizioni, per cui è in uscita anche la raccolta di vignette Carote e Cannella e la guida erotico-umoristica Pop Porno. Tiene corsi di fumetto per bambini ragazzi e adulti. Gestisce il blog Storie disegni carote e cannella (e i relativi social) su cui pubblica con regolare frequenza vignette umoristiche.

 

 

Ciao, Elena! Benvenuta su Verticalisti. A maggio 2016 uscirà il tuo recente progetto per Kleiner Flug, Il Lago dei Cigni, su testi di Andrea Meucci. Come sei stata coinvolta nel progetto? E qual è il tuo commento a caldo su questa esperienza?

Elena Triolo - Carote e CannellaCiao a tutti! Sto finendo di lavorare alle tavole del Lago.

L’idea per questa storia l’ho avuta appena ho saputo che la Kleiner Flug dedica una collana agli adattamenti di opere teatrali. Ho immaginato che anche un balletto potesse far parte di questa categoria dato che, avendo fatto molti anni di danza classica, sono fissata. Ho scelto quindi la più celebre opera di Tchaikovsky e ho scritto il soggetto.

In quel periodo ho conosciuto Andrea, che stava scrivendo la biografia di Renato Serra (sempre edita da Kleiner) e gli ho proposto di scrivere la sceneggiatura. Nonostante Andrea sapesse poco o nulla di danza e balletto si è appassionato un sacco alla vicenda, in virtù del fatto che questa è in fondo una fiaba russa piena di personaggi fantastici e magia; mi ha restituito in poco tempo una commedia sofistica alla Woody Allen. Davvero notevole. Quando l’ho letta ho pianto e non sapevo come fare a disegnarla fedelmente.

Come e quando hai deciso di intraprendere questa carriera? Che tipo di percorso hai seguito?

Credo non ci sia stato un momento preciso in cui ho pensato di voler diventare fumettista. Disegnavo ovunque fin dall’asilo; sui banchi alle medie raccontavo interi episodi accaduti in classe e la mia amica mi disse: “potresti disegnare fumetti”. Pensai: “Ah. Ecco cosa sono tutti questi disegnini scemi che faccio”, così ho continuato. Ho fatto il liceo artistico, la Scuola di Comics e mi sono laureata in storia dell’arte. Ma soprattutto non ho mai smesso di disegnare.

Quali sono le tue principali fonti di ispirazione?

Elena Triolo - Carote e CannellaHo sempre amato i classiconi Disney, mi piace molto lo stile femminile e francese di Pénélope Bagieu e Margaux Motin. Ma a volte basta vedere qualcuno con un bel naso o una ragazza vestita bene per aver subito voglia di disegnare.

Da dove deriva il nome del tuo blog (che ha poi dato il titolo alla tua raccolta per Hop Edizioni), Carote e Cannella?

Banalmente dalla mia torta preferita, assaggiata per la prima volta in una caffetteria fiorentina. Appena posso me ne faccio una fetta gigante con tanto di glassa e ripieno al cioccolato bianco. Una bomba, sì.

La presenza online ha effettivamente aiutato a farti conoscere ed entrare in contatto con altri autori e/o case editrici?

Il fatto di essere attiva sul web con del materiale dedicato all’intrattenimento dei lettori è fondamentale per farsi conoscere ma, almeno nel mio caso, non è stato premeditato: mi diverte un sacco fare le #vignettesceme e penso che se non mi divertissero non le farei.

Puoi parlarci della tua esperienza con la giornalista Valentina Ferri, con cui hai scritto e illustrato il libro Pop Porno, sempre per Hop Edizioni?

Elena Triolo - Carote e CannellaSono stata coinvolta nel progetto dalla editor di Hop dopo aver lavorato a una storia nell’antologia La fine dell’amore.

Mi chiese se fossi interessata a illustrare delle guidine alla francese, proprio come ha fatto per molto tempo anche Pénélope Bagieu, che integrava il lavoro di fumettista e quello di illustratrice per libretti How to do sempre molto ironici. Quella che inizialmente doveva essere una guida di cucina è diventata dopo poche settimane una guida erotica…

Ricevevo i testi di Valentina che mi davano l’imbeccata per realizzare le mie illustrazioni. L’invenzione delle illustrazioni è completamente mia e tutte sono basate sull’idea del rovesciamento ironico: volevamo contrapporre al personaggio perfetto e algido della MissTress e al suo stile, il caos totale della ragazza della porta accanto.

La tua visione della donna è sempre molto realistica, ma al tempo stesso spontanea e riesci a creare situazioni in cui è facile riconoscersi. Hai una sguardo umoristico e frizzante sulla vita quotidiana, che ben traspare nelle tue strip e illustrazioni: come ti aiuta nella vita di tutti i giorni? Lo hai sviluppato nel corso del tempo o è una dote innata?

Elena Triolo - Carote e CannellaFondamentalmente sono una che si lamenta molto e allo stesso tempo mi rendo conto che la lamentela non è per niente attraente, fa scappare chi ti sta intorno. Per cui, tutte le volte che provo a lamentarmi rimango zitta un attimo e penso: “Dato che non sto vivendo una tragedia, devo trovare il lato comico, ci deve essere per forza un lato comico”. E così inizio a dire cazzate.

Tieni dei corsi di fumetto per ragazzi: è un’esperienza che raccomanderesti anche ad altri artisti?

Senz’altro! Ti mettono alla prova sia dal punto di vista umano che dal punto di vista grafico con richieste a volte complicatissime, tipo disegni di scorci anatomici o prospettive particolari. Diciamo che via via impari con loro. È come essere di nuovo a scuola!

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Siccome sono molto molto scaramantica non li rivelerò nei dettagli. Diversi progetti con Hop comunque. Vi terrò aggiornati!

Elena Triolo - Carote e Cannella