Tante persone ancora oggi mi chiedono chi me l’abbia fatto fare, cosa mi abbia spinto a lanciarmi in un progetto che non mi dava nessuna garanzia e che era un salto nel buio. Perché non mi sono tenute abbracciate strette le mie certezze invece di infilarmi in un simile nido di vespe? Me ne sono almeno pentita? No, né pentita né ossessionata dal fantasma di ciò che poteva essere e non è stato. Rifarei tutto, anche gli errori, forse soprattutto gli errori. L’esperienza di Davvero è stata bella e lo è ancora. Lo è con tutta la voglia forte di fare qualcosa in cui credevo, qualcosa che mi piaceva, qualcosa di diverso dalle certezze che mi tenevano al caldo. E’ stato bello credere, è stato bellissimo condividere un’idea, un’aspirazione, un sogno con tante persone, sia quelle che lavoravano con me che quelle che hanno letto e amato il prodotto finito. E’ stato bello anche sbattere contro nuove certezze in merito al panorama fumettistico italiano, giusto e sensato capire cosa funziona e cosa...