Ennesimo esordio sulla testata regolare dell’Indagatore dell’Incubo, anche se suona paradossale dare del debuttante a uno sceneggiatore di fama internazionale come Matteo Casali, che si era affacciato dalle parti di Craven Road 7 con Color Fest 15. Ora lo possiamo apprezzare in una storia dall’ampio respiro che vede il protagonista coinvolto in una serie di omicidi misteriosi e sconosciuti anche alla polizia.

Il suo cliente, il giovane Heckleston – o come lo chiamano tutti Holden – soffre di un disturbo alquanto inconsueto: ipertimesia. Quella che potrebbe essere considerata una qualità eccezionale, ovvero la possibilità di ricordare ogni dettaglio del proprio passato, anche il più futile, può trasformarsi in una persecuzione. La situazione precipita e si trasforma in incubo quando il ragazzo comincia a rammentare fatti criminosi da lui non commessi e risalenti a molto tempo prima. Ci sono i presupposti perché Dylan si appassioni al caso – pur non co...