Burattini, infatti, non si nasce… Si diventa!

Chiunque abbia letto Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino sa bene che il romanzo di Carlo Collodi, pur appartenendo alla cosiddetta letteratura per ragazzi, presenta elementi narrativi di forte impatto, specie considerando che era il 1883 l’anno in cui uscì la prima edizione del racconto. Il povero burattino creato da Geppetto si trova infatti a essere malcapitato protagonista di una serie di sfortunati eventi, fra i quali l’essere catturato da un burattinaio crudele e violento, venire derubato da una Volpe e da un Gatto antropomorfi, finire in prigione, rischiare di essere fritto in padella dal Pescatore Verde (una sorta di zombie fatto d’alghe), trasformarsi in un ciuchino ed essere mangiato vivo dal terribile Pesce-cane. Il tutto per cercare di divenire un “bambino vero”.

Il romanzo è dunque quanto mai fonte d’ispirazione anche in era moderna, poichè condito di elementi che spaziano...