C’era una volta uno scalpellino, il quale fu così fortunato da sposare una donna meravigliosa, Bellezza. Accecato da un amore folle, lo scalpellino fece della propria moglie un gioiello. Del resto amava Bellezza da sempre, e il suo affetto con conosceva limiti. Questo sentimento talmente soffocante privò però Bellezza della propria umanità, della propria vita, rendendola poco più che un semplice oggetto. Geloso e impaurito che qualcuno potesse portargli via il suo tesoro, lo scalpellino rinchiuse la sua sposa in una torre, una prigione di fredda pietra dalla quale era impossibile uscire. Senza più alcuna speranza nell’anima, Bellezza pregò il suo dio di liberarla da tanto dolore. La sua preghiera rimase inascoltata. Così, la donna si rivolse alla Morte, chiedendo che la sua sofferenza potesse avere fine. La Morte non rimase indifferente a questo canto disperato, e si recò personalmente da Bellezza. Fu così che la Morte scoprì l’amore, e fu così che iniziò la fine del ...