Nonostante le ottime premesse, l’ultimo evento Marvel, Secret Empire, ha lasciato in tanti con l’amaro in bocca a causa di un finale poco ambizioso e privo di mordente. In fondo, prendere uno dei personaggi simbolo della Casa delle Idee, stravolgerne radicalmente lo status quo e trasformarlo nel leader dell’organizzazione terroristica che da sempre combatte è un’operazione rischiosa che non può concludersi in maniera semplicistica.
Dopo aver costruito una trama ad ampio respiro in cui il “suo” Steve Rogers è in realtà un agente dormiente dell’Hydra che per anni ha lavorato sotto traccia, lo scrittore Nick Spencer ha infatti chiuso la miniserie con uno scontro tra i due Capitan America – quello “buono”, tornato dal piano esistenziale in cui era stato confinato, e quello “cattivo”, Leader Supremo dell’Hydra – che di fatto ha ripristinato lo stato delle cose in un assetto pre-Secret Empire e che svilisce il certosino lavoro precedentemente imbastito. Sconfitta definitiv...
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