Lavorare con l’archetipo narrativo della fiaba può essere, spesso, un’arma a doppio taglio: da un lato ci si può appoggiare a una struttura solida che difficilmente può fallire, perché rappresenta il genere di racconto che siamo abituati a conoscere fin dall’infanzia; d’altro canto, però, essendo quello dell’eroe un viaggio estremamente riconoscibile, alcune svolte della trama potrebbero apparire scontate o forzate. Con Sofia dell’oceano, edito da Tunué, Marco Nucci e Kalina Muhova propongono al lettore una storia classica nel vero senso del termine, utilizzando a proprio favore i cliché tipici del racconto d’avventura.

Sofia è una bambina di sette anni molto malata, a cui piacerebbe conoscere il mondo al di fuori della sua isola, dove vive e da cui non si è mai mossa. Per questo motivo chiede aiuto all’oceano che, un bel giorno, risponde al suo appello. Il Capitano Occhioblu sarà colui che prenderà per mano la bambina e la porterà sul fo...