Nell’ultimo decennio The Walking Dead è il fumetto americano che più di ogni altro ha viziato i propri lettori. Tra la sempre più affollata offerta mainstream, figlia di continui rilanci e mega-eventi, questa serie può essere definita come la mosca bianca a cui affidarsi per un intrattenimento di alto livello privo di sensazionalismi. Grazie a una qualità costante e ad una continuità artistica ormai da record, la creatura di Robert Kirkman e Tony Moore (passata ormai da tempo sotto l’abile matita di Charlie Adlard) è praticamente un’istituzione nel comicdom e il suo successo multimediale ha addirittura innescato un processo di rinnovamento di tutta la Image. Ma The Walking Dead prima che vessillo degli autori indipendenti è principalmente un ottimo fumetto horror, la cui corsa sembra non conoscere intoppi. La vera anima del cambiamento è quindi da ricercare nelle anomale pagine in bianco e nero (con toni di grigio) che di tanto in tanto fanno capolino in fumetteria, nei pregevoli...