Il 1963 è un anno particolarmente intenso e denso di ricordi per il popolo degli Stati Uniti; uno su tutti quello di Dallas che segna la storia mondiale con la tragica perdita di uno dei suoi più grandi presidenti: John Fitzgerald Kennedy.
Non è un caso che in quegli anni di profonda trasformazione della società americana il mondo dei comics in piena età d’argento (la cosidetta Silver Age), veniva rivoluzionato da alcuni personaggi che ne sarebbero divenuti icone assolute: Spider-Man, gli Avengers e gli X-Men. Questi ultimi sono i supereroi più vicini alla sensibilità e ai fermenti dell’epoca: la lotta per l’emancipazione e per i pari diritti delle minoranze, dei diversi. Gli X-Men d’altra parte non hanno ottenuto superpoteri grazie a un incidente o a un portento, vi ci sono nati con questi che diventano una condanna, un marchio d’infamia che li allontana, temuti e malaccetti, dall’uomo “normale”.  Le creature di Stan Lee e Jack Kirby diventano testi...