C’è una scena di Ant Man and the Wasp che merita senza ombra di dubbio il premio di sequenza più divertente in assoluto di ogni singolo film dei Marvel Studios. Ci sembrava giusto aprire questa recensione con un applauso a Paul Rudd per il risultato finale. Doppio, dato che l’attore è anche sceneggiatore.

Il film è divertente e scorre via come ci si aspettava, tra senso dell’umorismo azzeccato e tanta azione, molta più che nel primo capitolo della storia di Scott Lang. Sappiamo già tutto di lui e dei suoi alleati, di Hank Pym e di sua figlia Hope. Non c’è molto da raccontare sui protagonisti, che vengono sostanzialmente proiettati nella vicenda. L’atto introduttivo della pellicola serve ad aggiornarci su quel che è successo loro dopo i fatti di Captain America: Civil War, dandoci un’idea delle condizioni del patteggiamento di Scott con il governo, per quanto riguarda la violazione degli Accordi di Sokovia, assieme a parte degli Avengers. Sappiamo tut...