Si vola dall’altra parte del globo per il settimo appuntamento di BadChronicles. Dopo un’americana, un’italiana e una francese, riserviamo il doveroso omaggio a un’icona del Sol Levante: Mazinga.

Ma procediamo con ordine e torniamo al 1956. Sulla rivista Shonen di Kobunsha (poi gruppo Kodansha) esordisce Tetsujin 28 Go, considerato il capostipite dei colossi d’acciaio. L’opera, inedita da noi, raccoglie un consenso incredibile. Katsuhiro Otomo chiamerà il protagonista del suo capolavoro, Akira (1982), con il nome del piccolo Shotaro Kaneda, il quale tramite un radiocomando guida l’automa di oltre 10 metri, ideato da Mitsuteru Yokoyama (1934 – 2004).

Tetsujin 28 Go

Tetsujin 28 Go (1956 – 1966) di Mitsuteru Yokoyama

La vera rivoluzione arriva nel 1972: su Shonen Jump di Shueisha appare Mazinger Z, pensato fin da subito per un adattamento anime, che infatti debutta nello stesso anno. Il corso del fumetto e dell’animazione internazionale cambiano per...