I Sacrificabili arrivano a Gerusalemme, la Città Santa, dove si svolge la battaglia finale della quadrilogia. Ambientare il climax di questa storia da action movie in un luogo così sacro può sembrare paradossale, ma è una scelta nata da un viaggio di Leo Ortolani a Israele: qui si rende conto di come il Santo Sepolcro sia scenario di continue lotte tra i popoli e le religioni, quello che dovrebbe essere un simbolo di pace e amore tra i popoli in realtà è diventato un catalizzatore di tutto l’odio del mondo. Come se il sacrificio di Gesù in croce avesse scoperchiato un vaso di Pandora, il Male, l’Oscurità, la Morte, il Lato Oscuro, una qualsivoglia entità malvagia che gli eroi di turno devono sconfiggere. E questa volta gli eroi sono Rat-Man e i Sacrificabili, a bordo di un bus.

 

 

L’immagine del vaso di Pandora tirata in ballo nel paragrafo precedente non è poi così campata in aria. Ortolani decide infatti d...