Rat-Man Gigante 72, copertina di Leo Ortolani

Dietro un titolo da film mucciniano o da canzone di Venditti si cela il quarto e ultimo capitolo della quadrilogia ambientata all’interno della mente di Rat-Man, nella quale Valker è andato disperatamente alla ricerca dei ricordi perduti del suo figlio adottivo. È giunto il momento del confronto finale con Joba, nel quale l’ex-scienziato dei laboratori Altrove viene tratteggiato a tutti gli effetti come un eroe, disposto a essere torturato dal villain per cercare di salvare (il suo legame con) il protagonista.

Il meccanismo delle vignette scartate negli anni passati da Leo Ortolani, qui usate come frammenti di memoria, viene spinto al massimo. Qui viene ripresa addirittura una sequenza di quattro tavole in cui Deboroh suona ripetutamente un tamburo, rivelandosi fastidioso per il padre adottivo; è indubbiamente una gag fin troppo stiracchiata, comprensibilmente accantonata, ma che inserita qui permette di intuire i meccanismi di economia narrativa e di montaggio nel fumetto...