La copertina di Rat-Man Collection 61, che vede il protagonista con indosso un dispositivo per registrare e cancellare la memoria simile alla maschera-trappola di Saw – L’Enigmista, lasciava intendere che l’episodio contenuto nell’albo sarebbe stato una parodia, o quantomeno una storia in qualche modo ispirata al popolare film dell’orrore.
In realtà, Leo Ortolani gioca con il lettore, e anche se le prime scene ricalcano fedelmente la situazione in cui si trova il protagonista della pellicola, nelle pagine successive ha inizio un gioco di scatole cinesi narrative che arriva a raccontare tutt’altro.
Il titolo Era mio padre (riferimento al film tratto dal fumetto La strada della perdizione) è decisamente più rivelatore, visto che il fulcro della storia è il ritorno di Valker dopo nove anni (tempo editoriale); lo avevamo visto in diversi capitoli ambientati nel passato, ma nel presente c’era stata solo la sua fugace apparizione in Camera nove...
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