Dopo soli quattro mesi dall’uscita nelle sale nipponiche di Death Note, il primo film live-action basato sull’omonimo manga di Tsugumi Oba e Takeshi Obata, il pubblico giapponese può godersi la sua diretta prosecuzione, Death Note 2: The Last Name.
I lungometraggi sono stati girati consecutivamente, perciò il cast e lo staff tecnico sono rimasti i medesimi, garantendo una qualità e uno stile omogenei tra i due prodotti.
Il successo al botteghino giapponese del film d’esordio è stato incredibile, ma un’inevitabile preoccupazione serpeggiava tra i fan: se Death Note aveva adattato soltanto i primi venti capitoli del manga, ne rimanevano circa novanta per completare la trasposizione completa della trama. Un’operazione simile appariva alquanto improbabile, ma il sequel riesce a sorprendere gli appassionati dell’opera originale approfittando di un tempismo ammirevole: se la prima metà era arrivata sul grande schermo dopo poche settimane dall’uscita...
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