Il film Black Panther, campione di incassi dell’anno appena trascorso, si è rivelato un successo che è andato oltre le più rosee aspettative e ha sottoposto con garbo e intelligenza all’attenzione del pubblico, in tempi difficili come questi, un tema scottante quale l’integrazione tra diverse culture.
Un tema caro a uno sceneggiatore purtroppo scomparso alcuni anni fa e che, utilizzando il medium fumettistico, ha concentrato i suoi sforzi come scrittore anche per sottolineare le tensioni e le disparità presenti in una società multiculturale come quella statunitense. Il suo nome è Dwayne McDuffie.
GLI ARTIGIANI DEL FUMETTO
- Don Heck, il “peggior disegnatore di fumetti”
- Bill Mantlo, il re dei fill-in
- Bill Messner-Loebs, l’inaffondabile
- Paul Ryan, l’artista della continuità
- Gary Friedrich, il selvaggio
Dwayne Glenn McDuffie nasce a Detroit nel 1962. Da piccolo sogna di diventare un astronauta, dopo essersi appassionato alla biografia di Ji...
Fabio Volino vi parla di Dwayne McDuffie, scrittore di Fantastic Four e fondatore della Milestone
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