Mi chiamo Andrea, faccio fumetti.
Con queste parole si presentava Andrea Pazienza, fumettista bolognese che ha creato personaggi entrati nell’immaginario collettivo come Zanardi, Pentothal e Pertini.
Un artista fuori dagli schemi che ha raccontato la Bologna di fine anni ’70 e inizio anni ’80, una città animata dall’università, dalla droga, dalla politica e dall’Arte; la sua matita ha saputo catturare meglio di chiunque altro un periodo della Storia italiana caratterizzato da sommosse popolari e carri armati per le strade ad arginare cortei studenteschi, una risposta collettiva a tragedie come l’omicidio di Francesco Lorusso o la strage alla stazione di Bologna.
La vita e la carriera di Pazienza sono diventate un monologo teatrale, nel quale emergono le peculiarità della sua poetica e l’importanza che ha avuto nel mondo del Fumetto italiano.
Mi chiamo Andrea, faccio l’attore.
Con queste parole Andrea Santonastaso
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.