Uno dei più affascinanti e storici nemici degli Avengers e dei Fantastici Quattro sembrerebbe destinato a un ruolo importante nella prossima fase narrativa dei Marvel Studios. Si tratta di Kang il Conquistatore che, anche se non è ancora stato nominato come tale in maniera esplicita, ha fatto la propria, riconoscibile comparsa nel Marvel Cinematic Universe. E siamo certi che molti di voi vorranno alcune notizie su di lui.

 

 

Alcuni di voi sapranno, soprattutto i lettori dei fumetti che dovrebbero averlo riconosciuto, sebbene non sia stato nominato esplicitamente, che ha fatto già il proprio debutto, altri hanno letto la notizia che conferma che Kang, interpretato da Jonathan Majors, sarà incluso nel lungometraggio del 2023, Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Kang il Conquistatore

Ma chi è questo personaggio, così importante nella storia Marvel? Darvi delle coordinate troppo precise su di lui è davvero un compito improbo e sarebbe anche piuttosto inutile, dato che quella del tiranno temporale è senza tema di smentita una delle biografie più complesse della storia del Fumetto di super eroi. Di lui esistono e sono esistite varie incarnazioni che vivono in contemporanea, sotto nomi diversi, con scopi differenti, età anagrafiche differenti. Persino in antagonismo le une con le altre. Questo basti a farvi capire il garbuglio della matassa.

Kang è uno dei più antichi nemici della storia Marvel, dal punto di vista della sua apparizione editoriale. Era il 1964, gli albori dell’universo narrativo della Casa delle Idee, quando fece la sua prima apparizione su Avengers #8. Per molto tempo, la sua identità precisa sarebbe rimasta celata alla consapevolezza dei lettori, a conoscenza solo dei suoi moltissimi poteri, tra cui spicca la capacità di viaggiare nel tempo con più facilità di ogni altro personaggio.

Noi sappiamo che, originariamente, Kang era uno scienziato del Trentunesimo secolo, di nome Nathaniel Richards. Se state pensando a un certo Reed Richards, anche noto come Mister Fantastic, come suo possibile consanguineo siete sulla strada giusta. Una tortuosissima, inestricabile, follemente contorta strada giusta. Nel futuro, grazie agli studi compiuti sulla macchina del tempo costruita dal Dottor Destino, arcinemico del proprio antenato, Nathaniel avrebbe sviluppato tecnologie di crono-navigazione ancora più precise e progredite.

Il suo primo utilizzo sarebbe stato quello di tornare nel passato, in particolare all’epoca degli antichi Egizi, per diventare il faraone Rama-Tut, sconfitto nei suoi interessi predatori da un Reed Richards molto lontano dalla sua epoca natale ma in grado di rispedire il suo nemico nel remoto futuro da cui proviene. Sia chiaro: Reed non ha idea, a questo punto, del legame tra lui e Kang e resterà nell’ignoranza ancora a lungo.

Immortus

Una volta tornato alla sua epoca di appartenenza, Nathaniel sfrutta il viaggio nel tempo per accumulare una gran quantità di risorse e di tecnologia, rubata alle varie epoche scientifiche dell’umanità, per conquistare il mondo del futuro e prendere quindi l’identità di Kang il Conquistatore, appunto. Ma questo risultato non gli è sufficiente: si prefissa quindi lo scopo di dominare il mondo in ogni singola epoca, di diventare il signore di ogni tempo.

Un percorso che lo avrebbe portato a sfidare gli Avengers e i Fantastici Quattro in varie occasioni, in varie epoche e con varie identità. Ogni volta che è comparso davanti agli eroi Marvel e ogni volta che compare oggi è complicatissimo stabilire quale Kang, appartenente a quale epoca sia quello che troviamo nelle storie.

La principale identità alternativa che ha impiegato è quella di Immortus, una versione più anziana di Nathaniel. A questa età, lo troviamo sostanzialmente nei panni di agente dei Custodi del Tempo, impegnato nel mantenere intatta la linea temporale. Per ottenere questo risultato, spesso Immortus utilizza i mezzi di un criminale, piuttosto che quelli di un eroe. Cosa che lo porta a confliggere, più raramente a essere alleato, di Avengers e Fantastici Quattro, soprattutto quando si trovano, loro malgrado, a viaggiare nel tempo.

Iron Lad

Iron Lad è invece l’incarnazione giovanile di Kang e ha militato nei Giovani Avengers. Si tratta di un Nathaniel che, ispirato dalla storia di Tony Stark, ha creato un’armatura supertecnologica per diventare una versione di Iron Man. In questa versione, Richards vuole sinceramente essere un eroe e redimersi dal proprio destino dittatoriale. Dopo una lunga esperienza nel presente Marvel, tornerà nel proprio futuro, roso dal senso di colpa derivante dalle azioni che cambiano il passato. Tragicamente, questo lo condannerà ad assumere l’identità dello spietato Kang, prima o poi.

Il Centurione Scarlatto è la seconda identità comparsa nelle storie Marvel, nel 1968, su Avengers Annual #2. Abbandonato il nome di Rama-Tut, Nathaniel si ispira al Dottor Destino. In questa versione, farà uso della sua manipolazione delle linee temporali per tormentare gli Avengers, metterli contro il Fantasma Spaziale, costringerli a combattere contro una versione di sé stessi. Troverà sulla sua strada, prima della sua sconfitta apparentemente definitiva, anche lo Squadrone Supremo.

Ma è come Kang il Conquistatore che il personaggio ha dato i maggiori grattacapi agli eroi della Terra. Genio della tattica militare, con accesso a una tecnologia bellica sostanzialmente illimitata, protetto dalla sua enorme Base Damocle, fortezza a forma di spada in grado di viaggiane nel tempo, Kang complotta dal futuro, dal passato, da altre realtà, da dimensioni tascabili nascoste per indebolire gli eroi o sconfiggerli, così da garantire a sé stesso, o a versioni alternative di sé, la vittoria. Prima o poi.

Kang

Per farvi capire quanto sia complicato riassumere il personaggio, vi facciamo un esempio piuttosto evidente della sua sostanziale schizofrenia. Uno dei cicli di storie certamente più affascinanti che lo riguardino, nonché uno degli archi narrativi che più amiamo in ambito “vendicativo”, è Avengers Forever, di Kurt Busiek e Roger Stern. In questa miniserie, Immortus invia il proprio servitore, Tempus, a uccidere Rick Jones, il possessore della Forza Destino. A salvare il povero Rick è Kang, che mette insieme una squadra di Avengers provenienti da vari punti della linea temporale per sistemare i conti con Immortus.

Casi come questo, in cui le versioni diverse di Nathaniel Richards si trovano a confliggere, spesso consapevoli di avere sé stesso come antagonista, sono vari nel corso delle storie Marvel. Una cosa è certa: la comparsa di Kang nel presente, nel passato o nel futuro non è mai una buona notizia, nemmeno quando si colloca al fianco degli eroi, poiché a prevalere sono sempre i suoi interessi personali, in una sottile partita a scacchi con il dipanarsi del tempo e degli eventi. Perché c’è sempre un Kang, da qualche parte nella linea temporale, che aspetta di raccogliere i frutti di ciò che ha seminato.

Cosa comporta la sua comparsa nell’Universo Cinematografico Marvel, anche alla luce del finale della serie TV Loki? Un ruolo certamente centrale di quel Multiverso che ci è stato promesso e che abbiamo già iniziato a intravvedere, più o meno concretamente, a partire da Avengers: Endgame. Kang ha lo spessore, i mezzi e il potere per essere il prossimo grande avversario degli eroi Marvel cinematografici e per aprire la strada a quelli che tutti stiamo aspettando sin dall’acquisizione dei diritti di sfruttamento da parte della Disney: gli X-Men e i Fantastici Quattro.

 

 

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