Ci piacerebbe moltissimo avere sedici anni e tornare a vedere Venom, il film Marvel della Sony a cui abbiamo avuto modo di assistere in anteprima, senza conoscere il cinema muscolare degli anni Novanta, senza essere cresciuti con Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger, senza i film di Jean Claude Van Damme. Ci piacerebbe essere degli appassionati dei cinecomic moderni che prendono estremamente sul serio la materia fumettistica, che trattano quasi sempre i super eroi come personaggi complessi, con grande dignità, prendendosi il tempo per mostrare lo sviluppo e il percorso delle loro esistenze. Quella che, in tempi meno cinici, avremmo definito la psicologia del personaggio. Ci piacerebbe un sacco perché sarebbe un’esperienza sorprendente e curiosa trovarsi davanti questo Venom.

Il film di Ruben Fleischer è infatti totalmente fuori dal coro rispetto a quasi tutto il resto del supereroismo cinematografico contemporaneo e abbastanza estraneo a gran parte del cinema d’azione...