Si è conclusa ieri la quarantasettesima edizione del Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême, durante la quale sono state premiate le migliori opere dello scorso anno pubblicate sul mercato franco-belga.

Vi ricordiamo che già a dicembre erano stati assegnati il Gran premio della critica a Préférence Système e il Premio Goscinny a Le dernier atlas.

Qui sotto trovate l’elenco completo dei vincitori:

 

  • Fauve d’or per il miglior volume: Revolution – Tome 1: Liberté, di Florent Grouazel e Younn Locard
  • Premio per la miglior serie: L’ombra venuta dal tempo, di Gou Tanabe (pubblicata in Italia da J-POP)
  • Premio speciale della giuria: Clyde Fans, di Seth (pubblicato in Italia da Coconino Press)
  • Premio rivelazione: Lucarne, di Joe Kessler
  • Premio Polar/SNCF: No Direction, di Emmanuel Moynot
  • Premio L’audace: Atto di Dio, di Giacomo Nanni (pubblicato in Italia da Rizzoli Lizard)
  • Premio fumetto per bambini: Les vermeilles, di Camille Jourdy
  • Premio fumetto per adolescenti: Le tigre des neiges 4, di Akiko Higashimura
  • Premio al patrimonio: La Main Verte et autres récits, di Nicole Claveloux ed Edith Zha
  • Premio al miglior fumetto alternativo: Komikaze #18, di Ivana Armanini
  • Premio del pubblico France Télévision: La Saison des roses, di Chloé Wary
  • Gran premio alla carriera: Emmanuel Guibert
  • Fauves d’honneur: Nicole Claveloux e a Yoshiharu Tsuge
  • Fauve d’honneur per il corpus di opere: Robert Kirkman

 

Tra i vincitori spicca Atto di Dio dell’italiano Giacomo Nanni, trasferitosi in Francia da diversi anni. A quanto pare, l’autore ha trovato oltralpe un riconoscimento maggiore che in patria, non riuscendo a essere il proverbiale profeta: il suo ultimo fumetto non aveva ricevuto alcun premio nel nostro Paese pur essendo stato uno dei titoli del 2018 più apprezzati dalla critica (noi compresi).

Durante il Festival di Angoulême ha sollevato qualche perplessità l’assenza di Rumiko Takahashi, vincitrice del Gran premio alla carriera dell’edizione 2019; secondo il regolamento, oltre a disegnare la locandina di quest’anno, l’autrice avrebbe dovuto infatti essere ospite della manifestazione. L’anno scorso, il vincitore Richard Corben non si era presentato per problemi di salute, ma era stata comunque organizzata un’esposizione delle sue tavole. Nel caso della Takahashi non è stata allestita una mostra, com’era sempre stato fatto finora. Gli autori giapponesi sono spesso riluttanti a presenziare a eventi in Occidente, ma questa è senza dubbio un’occasione mancata, considerando che la Regina dei manga è stata la seconda fumettista donna a ricevere l’importante riconoscimento.

Alla Takahashi farà seguito l’anno prossimo Guilbert, che ritirando il premio nei giorni scorsi ha dimostrato il suo amore per la musica italiana esibendosi in un frammento della canzone Discomusic, di Elio e le storie tese!

 

 

 

Fonte: Angoulême