Abbiamo recensito per voi Clyde Fans, fumetto scritto e disegnato da Seth.

Trovate la recensione nella parte superiore della pagina e il podcast dopo la sinossi del cartonato (16 x 21,5 cm, 488 pp., col., 42,00 Euro) edito da Coconino Press.

 

Due fratelli, Abraham e Simon. E la parabola di una piccola azienda canadese di ventilatori elettrici, dagli anni d’oro del dopoguerra al fallimento per l’incapacità di stare al passo con il progresso tecnologico. Alla base di questa storia c’è un padre assente: Clyde, il fondatore dell’impresa, se n’è andato di casa lasciando la moglie e i due figli, poco più che ragazzini, alle prese con il dolore dell’abbandono e con la necessità di mandare avanti l’attività di famiglia. Se Abraham si rivela inizialmente esuberante, intraprendente, pronto ad affrontare le difficoltà e abile negli affari, Simon diventa invece sempre più insicuro, isolato, incapace di relazionarsi col mondo esterno. Il suo solo rifugio è tra le mura della casa-ufficio di famiglia, dove coltiva le sue passioni di collezionista di vecchie cartoline e il sogno impossibile di congelare il tempo in un attimo di felicità. Attraverso un racconto di vite ordinarie che attraversa un arco temporale di quarant’anni Seth medita su temi profondi e universali: l’amore e le ferite nelle relazioni familiari, la nostalgia del passato, la vana lotta contro l’inevitabile scorrere del tempo. Vent’anni di lavoro per un libro pieno di oggetti dimenticati, edifici abbandonati, episodi minimi e dialoghi toccanti che riaffiorano alla memoria per comporre una malinconica, toccante sinfonia sulla nostra fragile umanità. Un grande “romanzo per immagini in cinque parti” che colloca definitivamente l’autore tra i classici nordamericani a fianco di maestri come David Mazzucchelli e Chris Ware.