L’Italia, si sa, vanta un pedigree fumettistico di tutto rispetto anche in campo internazionale. Basta sfogliare le pagine di molte delle grandi produzioni di casa Marvel, DC, Image o Valiant per imbatterci spesso in nomi nostrani, amati e conosciuti, specialmente in termini di illustratori. Gli Stati Uniti, per contro, non si fanno pregare e hanno spesso attinto al parco di autori, illustratori e coloristi del Bel Paese, al punto che forse non è eccessivo parlare di una stimolante sinergia tra i due lati dell’oceano. Se però è vero che la presenza di un singolo contributo nelle produzioni statunitensi sia all’ordine del giorno, capita molto raramente – anzi, forse siamo di fronte a una delle prime volte in assoluta! – che una produzione U.S.A. possa vantare un team interamente italiano. È il caso della Image Comics, che pubblica da un paio di mesi sotto le sue insegne la maxi-serie in dodici parti Deep Beyond, un incrocio tra fantascienza, thriller e genere apocalittico che vanta un team creativo tutto italiano: Mirka Andolfo e David Goy (alias Davide G.G. Caci) ai testi, Andrea Broccardo ai disegni e Barbara Nosenzo ai colori.

Forti del successo che la serie riscuote negli Stati Uniti, gli autori raccontano come nasce la serie, come affrontano le sfide creative e cosa aspettarci nei numeri futuri di Deep Beyond… e oltre!

 

deep beyond #1, copertina di Andrea Broccardo

Andolfo, Goy – Siamo tutti e due dei grandi fan delle storie post-apocalittiche e dei film catastrofici. Mentre chiacchieravamo, durante un lungo e noioso viaggio in macchina, abbiamo iniziato a parlare di un “What if...” Entrambi abbiamo ricordi vaghi ma importanti di quella che fosse la “paura del Millennium Bug” (avevamo solo dieci anni all’epoca) e abbiamo cominciato a pensare a un nuovo, terribile mondo nato dopo un grande disastro avvenuto il 31 dicembre 1999. L’idea di base – che sarà rivelata in maggior dettaglio più avanti nella serie, credo nel numero #4 – è strettamente correlata agli oceani e all’acqua in generale: abbiamo pensato che fosse interessante mostrare come i problemi causati dal Bug Y2K avessero accelerato un processo che, purtroppo, già vediamo nel mondo di oggi. Quante aree costiere del mondo rischiano di essere sommerse nei prossimi anni? Certo, nel mondo reale non abbiamo mostri… almeno per quanto ne sappiamo.

Andolfo – Amo il genere fantascientifico, anche se non ho mai lavorato davvero su questo tipo di storie nel ruolo di autrice. Come in genere capita nelle mie serie, cerco di mettere assieme le mie passioni, le cose di cui sono entusiasta: elementi, ambientazioni, temi, generi e così via, per poi trovare una storia da raccontare con la mia voce. Come autrice mi piace lavorare su tipi di storie molto diversi. Ogni mia nuova serie è diversa dalla precedente, e penso che lo stesso valga per Deep Beyond. Quindi, se posso essere totalmente onesta, non sono troppo appassionata delle definizioni di “genere”: ovviamente, dobbiamo definirne uno, soprattutto per ragioni commerciali, ma per me ciò che conta è la trama, e i personaggi in particolare. Sono questi il carburante di ogni mia storia.

Deep Beyond #1, anteprima 01

Andolfo, Goy – Andrea Broccardo e Barbara Nosenzo sono entrambi nostri ottimi amici, negli ultimi anni abbiamo partecipato a molti eventi assieme e avevamo già avuto modo di apprezzare il loro lavoro. Parlando con loro, a poco a poco, ci siamo resi conto che erano la scelta giusta per questa serie. Andrea è molto portato per la fantascienza, ed eravamo curiosi di vedere come avrebbe costruito il mondo di Deep Beyond, che è una genere fantascientifico molto diverso da quelli a cui ha lavorato in precedenza (penso ad esempio al suo lavoro su Star Wars). E Barbara è bravissima a interpretare e valorizzare i suoi lavori e a creare atmosfere emozionanti e, dove necessario, molto intense. Non dimentichiamo di nominare Andrea Meloni, che lavora direttamente con Barbara come color editor, e che sta facendo un ottimo lavoro oltre a colorare le copertine! Siamo davvero felici della nostra squadra!

Andolfo, Goy – Eravamo già abituati a lavorare insieme: le nostre carriere sono iniziate nello stesso periodo, circa undici anni fa, e abbiamo sempre lavorato a stretto contatto. Scrivere insieme è un po’ diverso, ma gradualmente abbiamo raggiunto un buon equilibrio. Di solito discutiamo insieme della trama (la definiamo per intero prima di partire con la sceneggiatura vera e propria), e a volte ne parliamo un po’ con gli amici del nostro studio (e con il nostro editor, ovviamente), soprattutto quando siamo in disaccordo su qualcosa. Quindi, solitamente, Mirka comincia a realizzare un trattamento più dettagliato dell’episodio e David pensa a definire la sceneggiatura, in particolare i dialoghi.

Deep Beyond #1, anteprima 02

Andolfo – Lasciatemelo dire: è sempre molto strano per me vedere le mie storie disegnate da qualcun altro! All’inizio (non per questo progetto, ma in generale) è stato alquanto difficile perché, essendo un artista, quando scrivo qualcosa, lo visualizzo già nella mia testa, quindi è piuttosto difficile che qualcun altro riproduca esattamente quello che ho già in mente. Ma questo non è un problema, e me ne sono resa conta con il tempo. A volte il risultato finale è perfino migliore di come lo avessi pensato. Cerco di non influenzare troppo l’artista, sia perché non voglio essere scortese, sia per non dargli l’impressione di essere solo uno “strumento” nelle mie mani. I fumetti sono un lavoro di squadra, perciò se scelgo un artista è perché ho totale fiducia in lui o lei e gli sto affidando la storia. Anche se a volte è difficile non dire: “No, io avrei fatto così!”, ma sto imparando molte cose: scrivere storie per qualcun altro è totalmente diverso dallo scrivere le storie che poi illustrerò! E mi piace molto!

Andolfo, Goy – Ok, abbiamo già detto che nel numero #4 scopriremo qualcosa di più sulla situazione globale, su cosa sia successo esattamente nel 1999 e su cosa possiamo aspettarci che accada a livello di trama. Le illustrazioni e i colori non fanno che migliorare e siamo davvero orgogliosi degli straordinari artisti che contribuiscono con le variant cover. Per il numero #3, ad esempio, abbiamo una leggenda italiana, Simone Bianchi, che ha dipinto un capolavoro, e l’incredibile Kim Jung Gi, che ha realizzato un’illustrazione stupenda. E aggiungiamo: la serie a fumetti (che presto sarà pubblicata anche in Germania e in Italia!) è stata concepita come una serie limitata, come tutte le opere di Mirka, ma potrebbe succedere qualcosa che amplierà questo universo. Per ora non aggiungeremo altro!

 

 

 

 

Fonte: CBR