Lo squalificato 1, copertina di Junji Ito

Il maestro dell’horror Junji Ito ha recentemente rilasciato un’intervista a Viz Media in cui ha parlato del suo adattamento a fumetti di Lo squalificato, celebre romanzo di Osamu Dazai.

Il mangaka ha parlato dell’origine del progetto, incentrato su Yozo Oba, un uomo distrutto dalla depressione e dall’ansia – probabilmente ispirato a Dazai stesso – che diventa progressivamente incapace di sentirsi “umano”. Nonostante la condizione di tormento esistenziale, il protagonista continua a tentare di trascorrere una vita in apparenza normale.

Il manga è stato pubblicato su Big Comic Original, rivista nipponica edita da Shogakukan. Inizialmente, Junji Ito avrebbe dovuto pubblicare sul magazine una storia originale che lo avrebbe portato a cambiare target dopo parecchio tempo, dato che in precedenza aveva lavorato a svariate opere per lettori adolescenti. Dopo aver vagliato molte idee, è stato l’editor del maestro, il signor Kato, a proporre di adattare un’opera di Dazai, romanziere con il quale Ito sente di avere qualcosa in comune:

 

Ito – La sua estrema consapevolezza di sé è qualcosa che faceva parte anche di me, quando ero più giovane. Come autore, scrivere di sé può essere uno stimolo per l’immaginazione.

Lo squalificato sembrava perfetto in quel frangente. Ed è così che ho cominciato a lavorarci. Corri Melon è invece l’unica opera di Dazai che ho letto ai tempi della scuola.

 

Yozo Oba, il protagonista dell’opera, è stata la principale motivazione che ha spinto Ito a lavorare sull’adattamento. Il mangaka ha infatti affermato di sentire una profonda empatia nei suoi confronti per via di ciò che lo caratterizza maggiormente: la sua patologica paura delle altre persone.

Nonostante quella di Dazai non sia un’opera di letteratura horror, la sua analisi delle più profonde paure dell’uomo possiede dei tratti che possono essere enfatizzati e diventare orrorifici, ed è proprio con questo spirito che Junji Ito si è approcciato alla lettura del romanzo.

 

 

Il maestro ha poi deciso di prendere elementi dal kaidan (il genere che tratta storie di fantasmi) narrate dagli artisti del rakugo (un tipo di monologo teatrale giapponese), modificando alcune parti della storia originale e incorporando elementi tratti da altre opere.

Ciò che potrebbe stupire i lettori di Ito che si approcciano a Lo squalificato è la presenza di tematiche più mature rispetto al solito. A tal proposito, il mangaka ha affermato:

 

Ito – Essendo Big Comic Original una rivista rivolta a un pubblico maturo, ho pensato fosse l’occasione ideale per inserire qualche argomento più adulto, e così ho fatto. Ma non so se sia stata la decisione giusta. Non ho affrontato spesso tematiche sessuali all’interno delle mie opere, perciò ho ritenuto che questa fosse una buona occasione per fare un tentativo. Nella storia originale, certe tematiche sono solo accennate e non c’è un vero motivo per mostrarle in maniera esplicita, ma ho ritenuto fosse il caso di farlo. Ho accettato la sfida.

 

L’opera originale di Dazai ha dato origine a opinioni contrastanti: c’è chi riesce a empatizzare profondamente con il protagonista e chi non lo comprende affatto. Il mangaka si è dunque detto affascinato da questa dualità e dalla sorprendente differenza tra le reazioni dei lettori; dal momento che ha interpretato la storia come un horror, spera inoltre che coloro che vi si approccino possano percepirla nello stesso modo.

In Italia, il fumetto è proposto sotto le insegne di Star Comics, mentre il romanzo da cui è tratto è edito da Feltrinelli.

 

Lo squalificato 2, copertina di Junji Ito

 

 

Fonte: Comicbook