Abbiamo recensito per voi Orwell, opera di Pierre Christin e Sebastien Verdier, con la partecipazione di André Juillard, Olivier Balez, Manu Larcenet, Blutch, Juanjo Guarnido ed Enki Bilal.

Trovate la recensione nella parte superiore della pagina e il podcast dopo la sinossi del cartonato (22,5 x 29,7 cm, 160 pp., col, 19,90 Euro) edito da L’Ippocampo.

 

Orwell è passato ai posteri grazie a 1984, che scrisse nel 1948, e alla sua invenzione profetica del Big Brother, che ha prefigurato, settant’anni fa, il controllo dei media, di Internet e della manipolazione dei dati personali. La sua vita era affascinante quanto i suoi libri: un uomo sempre in anticipo sui tempi, studente ad Eton e sbirro in Birmania, combattente nella guerra civile spagnola, antistalinista e giornalista, le cui inchieste hanno suscitato scalpore. Pierre Christin porta il lettore a riscoprire con diletto questa vita straordinaria. Arricchito da tavole di artisti del calibro di Juanjo Guarnido e Enki Bilal, questo biopic celebra uno dei più grandi personaggi del Novecento.