Fonte: Variety, Filmonic, Deadline Hollywood Daily

E'

ufficiale: da oggi, alle ore 12:00 (ora del Pacifico), lo sciopero di Hollywood inizia la sua prima fase: entrano in agitazione gli sceneggiatori. Le trattative tra case di produzione e i rappresentanti sindacali del WGA, infatti, non si sono risolte entro la scadenza del contratto (31 ottobre), e così da oggi i 12.000 membri del sindacato entrano in sciopero contro gli studio e le reti.

Sì, perché in realtà non si tratta solo di cinema ma anche di televisione e new media: e proprio i prodotti televisivi subiranno le conseguenze più gravi di questa situazione (per un aggiornamento sui telefilm in "pericolo" potete leggere questa notizia). 

Filmonic elenca in modo piuttosto chiaro quali saranno i problemi per noi "consumatori". Il sito spiega che l'ultima volta che gli sceneggiatori scioperarono fu nel 1988, e che costò all'industria dell'intrattenimento ben cinquecento milioni di dollari. Si stima che lo sciopero attualmente costerebbe molto, molto di più, ed è per questo che si spera che duri poco.

Il contratto che il WGA ha con l'AMPTP (alleanza dei produttori cinematografici e televisivi) definisce salari, benefici previdenziali ecc., e secondo il WGA andrebbe aggiornato con i compensi agli sceneggiatori per la trasmissione di prodotti attraverso i new media. Film o telefilm come Heroes, infatti, hanno tutta una serie di prodotti correlati che vengono trasmessi via internet (come i webisodes sui siti ufficiali) per i quali gli sceneggiatori (e gli attori e i registi, che entreranno in sciopero a maggio 2008) pretendono delle royalties (anche se piccolissime). Inoltre gli sceneggiatori vogliono delle percentuali su ogni dvd che viene venduto. La risposta dell'AMPTP è che i new media sono troppo "nuovi" per poter definire questo tipo di ricompense.

E così gli sceneggiatori entrano oggi in sciopero, aperti a trattative dell'ultimo minuto ma assolutamente determinati a ottenere quello che vogliono. E lo spettatore medio, cosa subirà?

Dal punto di vista cinematografico, le conseguenze le vedremo nel 2008. Alcuni film si salveranno (ecco quali), ma è probabile che molti più film stranieri del solito finiscano nei cinema americani per sopperire alla mancanza di prodotti locali. E non solo, anche in televisione può darsi che gli americani troveranno qualche show in più della BBC o di televisioni straniere.
In compenso, i film americani prodotti durante lo sciopero saranno tendenzialmente inguardabili. Molti sceneggiatori hanno lavorato duramente nelle ultime settimane per produrre script alla velocità della luce, e sappiamo tutti che quando si fanno le cose di fretta i risultati sono piuttosto deludenti. Inoltre, film che solitamente verrebbero distribuiti direttamente in DVD potrebbero uscire, nei prossimi mesi, al cinema. 

Insomma, gli sceneggiatori da oggi fanno sentire la loro voce. Con un 2007 i cui incassi complessivi sono tra i più alti del decennio, Hollywood si prepara ad affrontare un 2008 decisamente sottotono…

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