Fonte: Slashfilm, NYTimes

E' passata esattamente una settimana dall'inizio dello sciopero degli sceneggiatori, e ne sono successe già di tutti i colori. Alcune serie TV sono a rischio sospensione (ecco quali), molti show televisivi (soprattutto quelli serali) sono stati accorciati e presto potrebbero essere sospesi. La celebre conduttrice Ellen DeGeneres è finita nell'occhio del ciclone quando (al contrario dei maggiori conduttori di Talk Show come David Letterman, Jay Leno e Conan O'Brien) giovedì ha attraversato i picchetti di scioperanti, ignorandoli, per andare a registrare la sua trasmissione.

E mentre nulla si sa su come andrà a finire questo sciopero, Damon Lindelof, co-creatore di Lost, ha rilasciato una interessante intervista al new York Times, riportata e commentata da Peter Sciretta su SlashFilm. Ecco alcuni spezzoni:

La televisione sta morendo. Avrei dovuto capirlo quattro anni fa, quando comprai il mio primo TiVo Box. Il 20% delle case americane contiene hard disk dove le famiglie conservano un numero indefinito di film e possono saltare tranquillamente le pubblicità. Presto queste periferiche saranno ovunque, e quasi tutti le avranno. (…) Presto lo schermo rettangolare nel nostro salotto non sarà più un televisore, ma un computer vero e proprio. E il cavo che porterà i contenuti non sarà più quello televisivo, ma internet. (…)

I cambiamenti spaventano sempre, ma credevo che la morte della nostra amata televisione avrebbe unificato tutti: attori, studio, creatori. Siamo tutti impauriti e dovremmo esserlo insieme. E invece ci troviamo drammaticamente divisi

Lindelof spiega anche le ragioni dello sciopero in termini molto chiari:

Per più di 50 anni gli sceneggiatori hanno ottenuto una piccola percentuale dei profitti degli studio per il riutilizzo dei loro show e film, riceviamo royalties anche per i DVD. Gli studio si rifiutano di applicare la stessa regola anche per internet.

Ricordate che sta parlando il creatore di Lost, una delle serie di maggior successo degli ultimi anni che proprio grazie a internet ha avuto una diffusione ancora maggiore. Lost è stato scaricato da internet centinaia di milioni di volte, molto spesso tramite messi che contenevano pubblicità. Su iTunes le puntate sono state vendute a 1.99 dollari ciascuna, e i creatori non hanno ottenuto nulla di questi profitti.

Lo sciopero, peraltro, non migliorerà le cose per gli sceneggiatori, al contrario di quanto pensano gli studio. Nel prossimo futuro, infatti, mano a mano che le persone inizieranno a spostarsi sempre di più su internet per cercare contenuti multimediali e audiovisivi, le tariffe pubblicitarie in televisione si abbasseranno sempre di più. E se lo sciopero andrà avanti molto, la gente sarà spinta ad andare su internet, perché molte delle serie attualmente trasmesse verranno sospese:

Se lo sciopero proseguirà per più di tre mesi, una intera stagione di serie televisive terminerà a dicembre. Non ci saranno più drama, nessuna comedy, niente Daily Show. Non ci saranno puntate pilota di nuove serie fino alla primavera, quindi anche se lo sciopero sarà terminato ora di allora, non vedrete nulla di nuovo prima di gennaio 2009.

La cosa più drammatica è che gli sceneggiatori stanno scioperando per delle royalties di pochi centesimi di dollaro per trasmissione di uno show, e stanno perdendo molti più soldi per questo, perché ovviamente non lavorando non vengono pagati. La situazione, quindi, è molto seria, e lo stesso Lindelof spera che a breve le parti torneranno intorno a un tavolo e stabiliranno dei compromessi accettabili per entrambe…

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