Comic-Con: il panel di Tron Legacy

Fonte: Firstshowing, Comingsoon.net  

Con l'aiuto di siti americani come Firstshowing e Comingsoon.net stiamo seguendo in diretta il panel di Tron Legacy al Comic-Con di San Diego.

Aggiorneremo minuto per minuto con quello che viene detto nel panel, fate "refresh" per gli aggiornamenti:

• Patton Oswalt modera il panel. Si inizia con un mini-documentario dedicato all'eredità di Tron, o meglio della Encom, la compagnia di videogiochi "fittizia" su cui si è basato il virale del film e si baserà anche la trama. 
• Viene mostrato un divertentissimo filmato nel quale vengono mostrate tutte le clip in cui è stato preso in giro Tron: nei Griffin, in South Park e così via, con in sottofondo la canzone dei Daft Punk "Around the World"
• Patton presenta poi i "talent" che parteciperanno alla conferenza: il regista Joseph Kosinski, il produttore Sean Bailey, il regista Steve Lisberger, gli attori Garrett Hedlund, Olivia Wilde, Michael Sheen, Bruce Boxleitner e Jeff Bridges.
• Kosinski spiega: "Sapevo che avremmo dovuto spingerci oltre i limiti dal punto di vista tecnico, creativo e della storia." Nel film vedremo delle tute completamente illuminate, le riprese sono state effettuate con attrezzature 3D all'avanguardia.
• Bailey racconta che mettere insieme il film, dopo aver mostrato il filmato-test due anni fa, non è stato semplice. Joe Kosinski, secondo lui, è un regista "visionario"; anche grazie a lui sono riusciti rapidamente a mettersi in contatto con i Daft Punk, e iniziare il casting: dovevano avere a tutti i costi il Kevin Flynn (Bridges) e il Tron (Boxleitner) originali, e sono molto felici di avercela fatta. La storia questa volta è concentratissima sul rapporto padre/figlio.
• Hedlund definisce i costumi "gli abiti migliori di tutta la vita", e spiega ancora una volta che le tute che indosseranno nel film avevano delle vere luci al loro interno.
• Olivia Wilde racconta che è stato bello interpretare una donna "potente, dura e spaccaossa": la sua Quorra infatti è una "guerriera senza paura". Ha sempre voluto interpretare un ruolo così, con combattimenti e quant'altro. Gli attori hanno fatto più stunt possibili, e lei ha voluto allenarsi in arti marziali senza i tacchi… solo che quando ha dovuto indossarli per forza sul set, a causa del look di Quorra, è stato decisamente più difficile! 
• Bruce Boxleitner è "entusiasta" di interpretare Tron ancora una volta, dopo 23 anni.
• Jeff Bridges spiega che "è molto divertente giocare con tutta questa tecnologia, un elemento in comune con il film originale". Boxleitner e Bridges scherzano poi sul fatto che all'epoca lanciavano dei veri frisbee.
• Quorra (Wilde) e Castor (Sheen) vengono entrambi descritti come personaggi molto ambigui, che non stanno per forza dalla parte dei "buoni" o dei "cattivi".
• Michael Sheen promette che il film sarà, in realtà, in 4D perché "Jeff Bridhes porta un'altra dimensione di spettacolo" con la sua presenza!
• Stanno mostrando un filmato di 8 minuti, a breve la descrizione.
• Il filmato inizia con una versione 3D del logo Disney in stile Tron. Sam Flynn è appena entrato nel mondo dei computer e viene catturato da un Recognizer rosso. "Non è possibile, non sta succedendo!" esclama, per poi auto-rispondersi: "s-sta succedendo!" Uno degli agenti dice: "Questo programma non ha disco. Un altro deviato." Sam viene portato a bordo dell'enorme veicolo, e poi viene chiuso all'interno di un campo luminoso assieme ad altri personaggi. Cerca di chiedere informazioni sul padre, ma tutti parlano in maniera incomprensibile. Uno di loro si gira e lo fissa, mostrandogli che la sua faccia manca per metà.
• Vediamo che il veicolo è solo il primo di una vera e propria flotta diretta a un enorme edificio conico che sembra uno stadio. All'interno, tutti i prigionieri vengono divisi in "da rettificare" o "per i giochi". Sam viene mandato ai "giochi", sale su un enorme ascensore a forma di disco luminoso che lo porta in una stanza vuota. Dai quattro angoli della stanza arrivano quattro splendide donne in tuta attillata bianca: lo circondano e illuminano le loro dita, toccando i suoi abiti che cadono a brandelli sul terreno e vengono risucchiati istantaneamente. Attorno a lui si materializza una tuta nera, e le ragazze gli fissano l'armatura al corpo. Una di loro esclama: "lui è diverso". Sam riceve un disco di identificazione che viene fissato sulla sua schiena, e che gli fa uscire un lampo di luce dagli occhi. 
• "Cosa devo fare?", spiega Sam. "Sopravvivere", risponde la donna.
• Sam viene mandato su un altro ascensore, ed emerge nel bel mezzo di un enorme stadio, circondato da altri programmi.
• Poi si passa a un'altra scena, con un vero e proprio inseguimento tra le moto luminose. In una inquadratura, un programma viene ucciso da un disco, che lo divide letteralmente in due: il corpo si divide in migliaia di pixel. In una scena invece vediamo Clu, che si leva la maschera gialla mostrando il volto… del giovane Jeff Bridges. In un'altra inquadratura, Clu è sospeso a mezz'aria e diventa un jet luminoso giallo.
• "Non sono io tuo padre, Sam," spiega Clu: "Ma sono molto felice di vederti…"
• Dopo la clip di otto minuti, il pubblico aiuta la produzione a registrare dei suoni di folla che verranno incorporati nel film! Sullo schermo appaiono le scritte con le indicazioni su cosa esclamare, e il pubblico grida: "Disco! Guerra!", "Rinz! Ler", e "Dee! Rez", oltre che suoni di grida e piedi che battono sul terreno. A supervisionare il tutto, ovviamente, il team della Skywalker Sound che cura il suono del film.
• Bridges: "Una delle cose che mi hanno attirato di più ad accettare la parte è stato il mito moderno che incarna questo film, e oggi come oggi abbiamo bisogno di miti moderni. Uno dei temi del film è il lato oscuro della tecnologia. La tecnologia si sta sviluppando così in fretta che non ha permesso la creazione di un'etica legata ad essa, non sappiamo nulla degli effetti a lungo termine che avrà questo processo."
• Come mai è stato chiamato Tron Legacy e non più Tron 2? Perché essendo una storia padre-figlio, si tratta di passare una eredità (legacy) da padre a figlio. E' un titolo perfetto sia dal punto di vista creativo che della filosofia del film che volevano fare.