Harry Potter

Fonte: Leaky Cauldron

Harry PotterATTENZIONE AGLI SPOILER! Non proseguite nella lettura se non conoscete la trama di Deathly Hallows!

Intervistata da USA Today, JK Rowling si è detta triste per la fine della serie Harry Potter, ma anche molto coinvolta nei suoi prossimi progetti. Ieri vi abbiamo rivelato che la Rowling ha in programma tra qualche anno un’Enciclopedia di Harry Potter; ma ora apprendiamo che ha già iniziato a lavorare ad altri due libri, uno per ragazzi e uno per adulti.

“La cosa strana è che è stato proprio così che ho iniziato a scrivere di Harry. Stavo scrivendo altre due cose simultaneamente, da un anno, quando Harry ha preso il sopravvento. Quindi, so che uno dei due progetti che sto portando avanti ora avrà la meglio sull’altro: e allora saprò qual è la mia strada.”

La Rowling è convinta che i libri di Harry Potter saranno letti ancora per molti anni: “Se credo che dureranno? Onestamente sì”. Ma non si fa illusioni sulla possibilità di ripetere questo enorme successo con i suoi prossimi libri.

Come ricorderete, già qualche giorno prima della pubblicazione Harry Potter and the Deathly Hallows era disponibile online. JKR e i suoi editori hanno fatto di tutto per impedire la diffusione del materiale piratato, ma con scarso successo. “La cosa che mi è dispiaciuta di più” rivela l’autrice “è stata la diffusione dell’epilogo. Ho lavorato per molti anni in direzione di quell’epilogo, e quando è finito su Internet non l’ho trovato affatto divertente.”

La Rowling rivela poi che quell’epilogo non è sempre stato la naturale conclusione della serie. “Nei primi tempi, non c’era nulla di definito” riguardo alla sopravvivenza o meno del protagonista. “Ma fin dall’inizio sapevo di volere che Harry credesse di andare verso la morte, ma che poi sarebbe sopravvissuto.” Ed è contenta che i fan fossero preoccupati per il destino del loro eroe: “Ero molto orgogliosa che la gente credesse che la morte di Harry fosse una possibilità concreta. Ero orgogliosa perché la mia storia doveva rendere reale la possibilità della morte. Volevo che il lettore sentisse che chiunque poteva morire, come nella vita vera.”

Alcune morti sono state traumatiche da scrivere: “Fred, Lupin e Tonks mi hanno causato molto dolore. Lupin e Tonks erano i due personaggi che ho finito per uccidere, ma che nelle mie intenzioni originarie dovevano sopravvivere. E’ come uno scambio di ostaggi, no? E ho tenuto in vita il signor Weasley. Nella primissima stesura della storia Arthur moriva.

JKR non ha alcuna intenzione – lo ribadisce – di narrare gli eventi dei diciannove anni intercorsi tra l’ultimo capitolo e l’epilogo. “Sarebbe un enorme anticlimax. Come potrebbe competere con la storia di Harry e Voldemort?” Bisognerebbe inventarsi un altro “cattivo”… e a JKR piace pensare che, dopo aver sconfitto Voldemort, Harry abbia “ottenuto la pace, e ciò che aveva sempre voluto: una famiglia felice”.