Concludiamo oggi la nostra serie di interviste al cast di Captain America: the Winter Soldier realizzate assieme a un ristretto gruppo di giornalisti internazionali alla premiére inglese del film.

Dopo i registi Anthony e Joe Russo e i protagonisti Samuel L. Jackson, Chris Evans e Scarlett Johansson, oggi tocca a Falcon e Il Soldato d'Inverno, ovvero Anthony Mackie e Sebastian Stan. Entrambi si sono dimostrati subito socievoli e divertenti, e ne è nata una conversazione ricca di umorismo.

 

Sebastian, per te questo è il secondo film Marvel. Anthony, per te questo è il primo. Qual è il vantaggio che pensate di avere, rispettivamente?

Sebastian: Nel mio caso è stato interessante tornare a interpretare un personaggio che già conoscevo, affrontando nuovamente il rapporto con Captain America e quindi con Chris Evans, esplorando meglio sia il personaggio che il lavoro. E’ bello poter fare tanti film Marvel e soprattutto sapere che li farai… quando lavoravo al primo film non sapevo sarei tornato in questo episodio, ora invece so che avrò l’opportunità di indagare maggiormente questo personaggio anche in futuro e questo mi è servito durante le riprese.

Anthony: Io penso che essere il nuovo arrivato in un film Marvel sia l’esperienza più intrigante della mia carriera. E’ sempre bello quando avviene qualcosa, nella tua carriera, che puoi definire una svolta. Quando mi hanno offerto la parte mi sono reso conto che sarebbe stato un momento importante per me, ho accettato subito perché sapevo che sarebbe stata anche una grande esperienza formativa per me. Non volevo perdere questa occasione.

Siete fan dei fumetti Marvel, avete dovuto informarvi prima di calarvi nella parte?

Sebastian: Nel mio caso ho scoperto tutto quando ho partecipato alle audizioni nel 2010, non avevo idea di cosa fosse questo mondo. Sapevo chi era Captain America, ma non conoscevo i fumetti. Abitavo in romania…

Anthony: …e in Romania non hanno i fumetti. Gli è appena arrivato Internet.

Sebastian: …già, quando io e mia madre ci trasferimmo a Vienna lei mi prese da parte e mi disse “sai? Non puoi rubare qui. Ci sono telecamere a circuito chiuso!” E ricordo di aver pensato: “Wow! Ma queste cosa sono? Banane! Non le avevo mai viste prima!” Quindi sì, non leggevo molto all’epoca.

[risate]

Sebastian: D’altronde è la reputazione dei rumeni, no? Zingari. Lei di dov’è? [rivolto al giornalista]

Giornalista: …Germania.

[risate]

Anthony: Io invece sono di colore!

…la conversazione torna su temi più seri…

Anthony, sei praticamente il primo attore afroamericano a interpretare un supereroe nella saga dei Marvel Studios. Sei orgoglioso di ciò?

Anthony: Molto. Ho praticamente passato gli ultimi cinque anni a rincorrere la Marvel per convincerli a darmi una parte in un film. Ho sempre voluto far parte del loro universo cinematografico, e li ho esasperati così tanto che un giorno Kevin Feige mi ha scritto dicendomi “non chiamarci. Ti chiameremo noi!” Avevo fatto l’audizione anche per il ruolo andato a Gwyneth Paltrow ma ero troppo alto! [ride] Interpretare Falcon, per me, è una meravigliosa dimostrazione di quanto la Marvel abbia fatto in tutta la sua storia. Falcon ha avuto tre incarnazioni, e si è evoluto seguendo la cultura afroamericana. Lo hanno cambiato costantemente, adattandolo al contesto che via via cambiava. Questa è la sua quarta incarnazione, anche se diciamo pure che include anche le prime tre. Sono orgoglioso di rappresentare in qualche modo una moderna incarnazione della cultura afroamericana.

Avresti voluto essere un po’ più sullo schermo?

Anthony: Devo essere sincero? Francamente no. Mi sono divertito un sacco a venire sul set, vedere gli altri personaggi che giravano le loro scene, interagire con loro… Penso che il mio personaggio nel film sia ben trattato, e che ci siano ancora tante opportunità che potremo cogliere in futuro. La cosa importante è fare un grande film con tanti supereroi, piuttosto che fare un film mediocre con un solo supereroe. E’ una collaborazione.

Cosa ne pensate del fatto che la Marvel abbia dovuto aspettare diversi film prima di iniziare a fare scelte meno convenzionali?

Anthony: penso che l’industria cinematografica si sia evoluta notevolmente negli ultimi 25 anni e l’idea è che sia diventata un’impresa globale, piuttosto che una impresa artistica. In questo senso oggi come oggi non si fanno film, come una volta, con donne come protagonisti, o asiatici, o altro ancora… perché il mercato è cambiato. Molte persone oggi vanno al cinema per vedere personaggi simili a loro, per potersi identificare.
 

 

Sebastian: Quando hai un prodotto di successo, poi, cerchi di replicare ciò che funziona, esplorare maggiormente certe idee. Ma vorrei anche dire che per Chris Evans è difficile fare ciò che sta facendo, portando film come questi sulle sue spalle, perché nonostante i nuovi personaggi il protagonista è sempre lui.

Anthony: io penso che quello che sta facendo la Marvel, al contrario degli altri studio, sia diversificare il portfolio. Quando esce un film come questo, con diversi personaggi importanti, il pubblico inizia a chiedersi se sarebbe interessato a vedere un film separato su un personaggio o un altro, e la Marvel ragiona su questi aspetti. Io, attore di colore, andrei a vedere un film su Vedova Nera, che è una donna bianca? Penso che la Marvel stia diversificando molto l’offerta, e nel contempo stia costringendo il pubblico  a porsi delle domande scomode.

Sebastian come hai costruito il personaggio, che per la maggior parte del tempo si esprime con gli occhi (indossando una maschera) e quasi non parla?

Anthony: Piangeva sempre.

Sebastian: Abbiamo girato tutto in maniera cronologica, e questo non avviene mai di solito. La prima scena con il Soldato d’Inverno è proprio la prima che abbiamo girato. L’ultima scena è l’ultima. In questo modo ho fatto evolvere il personaggio. Il costume, in questo senso, è stato metà del lavoro per costruire il personaggio.

Sebastian, sei diventato famoso a partire dalla televisione. Cosa preferisci, televisione o cinema?

Sebastian: Più è grosso meglio è!

Anthony: Le dimensioni non contano!

[risate]

Sebastian: …fino a un certo punto. [risate] La televisione è incredibile, ci sono serie tv semplicemente magnifiche oggi come oggi. Penso dipenda dai personaggi, mi piace lavorare sia per la televisione che per il cinema.

Sebastian, hai firmato un contratto per nove film dei Marvel Studios. Cosa puoi dirci a riguardo?

Anthony: Cavolo, dovrei googlarti di più!

Sebastian: Già!

Anthony: Io solo uno. “Con te proviamo un film alla volta!”

Sebastian: Guardate, ho visto il film la settimana scorsa ed ero felice di vedere che c’ero, che non avevano tagliato le mie scene! Avrebbero potuto tagliarmi e chiamare il film “Captain America: Spring!”, quindi mi è andata bene. Succede sempre così: giri un sacco di scene e poi finisci tagliato. Fortunatamente hanno tenuto tutto!

Ma ci sono piani importanti per il Soldato d’Inverno?

Sebastian: Non ne ho idea. Onestamente non so proprio nulla, siamo tutti felici di come è venuto il film, ora aspetterò che mi telefonino e risponderò.

Anthony: Altrimenti ci telefoneremo a vicenda. “Sei nei Vendicatori? Anche ioooo!”

 

 

Diretto da Joe e Anthony Russo, Captain America: the Winter Soldier vede nel cast, oltre a Chris Evans, anche Emily VanCamp, Anthony Mackie nei panni di Falco e Frank Grillo in quelli di Crossbones. Rivedremo anche Samuel L. Jackson, Toby Jones, Scarlett Johansson e Cobie Smulders, assieme a Sebastian Stan e Robert Redford.

La release è fissata per il 4 Aprile 2014 negli USA, il film è uscito il 26 marzo in Italia.

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