C’è una parte di pubblico che è rimasto sorpreso della partecipazione di Rocco Siffredi a Matrimonio a Parigi, l’ultimo film di e con Massimo Boldi in uscita questo venerdì, e tutto un altro pubblico che invece è rimasto stupito dall’apprendere che nel cast è presente Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh.

Dopo aver partecipato a Una canzone per te come caratterista (era il nerd sfigatissimo), qui ha un ruolo dal profilo più standard, interpreta uno dei due ragazzi al centro delle storie romantiche che fanno da complemento alle parti scollacciate, sguaiate e comiche del film. Questo tuttavia non frena minimamente lo stupore.
 

Ma film tipo questo non erano quelli che prendevi in giro con i tuoi video?
Si infatti quando me l’hanno proposto inizialmente ero terrorizzato. Questo è il cinema dei grandi budget che deve incassare e anche molto, non volevo misurarmi con una cosa del genere, preferivo rimanere in casa nella mia nicchia sicura. Poi ho visto che la produzione stava davvero puntando molto su di me, come ragazzo uscito dal web. Cioè a 23 anni mi sono ritrovato che da che avevo accantonato i sogni di recitazione ora mi veniva offerto un ruolo in film di primo piano. Insomma, quando mi sono reso conto dell’occasione che è una cosa del genere ho dovuto accettare per forza e ne sono contento. Stare in un set del genere è stata un’esperienza ricca e pazzesca. E questa cosa poi mi ha aiutato molto per le altre esperienze che l’hanno seguita dunque è stata senza dubbio la scelta giusta.

Perchè subito dopo hai girato un altro film no?
Si, si chiama “10 regole per far innamorare” di Cristiano Bortone ed esce a marzo, è un film in cui sono protagonista e Vincenzo Salemme fa mio padre. Non avrei mai retto la parte o un ruolo da protagonista se non avessi fatto questo film qui.

Nell’accettare non ha pensato a come il tuo pubblico di internet potesse reagire?
I miei fratelli mi criticavano già per quello che facevo online, salvo poi darmi i complimenti adesso che ha successo e dunque ho capito che visto che comunque verrò criticato tanto vale fare quello che a me sembra migliore e più adatto, faccio davvero quello che piace a me, senza tener contro di discorsi di views o spettatori, cerco di essere onesto al massimo. E in questo caso mi sono detto: “E’ un’esperienza stupenda, c’è Parigi, grandi attori….”, percui ho accettato!

La buona notizia è che non ti hanno fatto imitare Willwoosh
E’ vero! Mi hanno proprio detto che non volevano puntare su quel mio lato. E Meno male! Il mio ruolo qui è quello di un ragazzo molto sotto le righe e non sopra come faccio su YouTube. Tutto è orchestrato sul gap generazionale tra adulti che si comportano da ragazzi e ragazzi molto equilibrati che hanno un lavoro e sanno quello che vogliono. Quindi mi piaceva l’idea di tenere questo personaggio più timido e introverso per certi versi.

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