Erano anni che non si vedeva (in sala) un horror brutto come 1303.

Un po' per il fatto che quelli italiani sono sempre meno, un po' perchè abituatosi il pubblico a quelli asiatici c'erano più fonti a cui attingere (cosa che ci ha consentito di non dover per forza raschiare fondi di barili qualsiasi) e un po' perchè con il ridursi dei costi di messa in scena gli horror, che sono il prodotto indipendente per eccellenza, avevano leggermente migliorato la qualità media.
1303 invece ci riporta indietro di molto tempo, ai filmacci senza un perchè, partoriti da un generatore automatico di sceneggiature e poi peggiorati in fase di realizzazione.

La storia è quella di un appartamento maledetto in cui una bambina si suicidò tempo addietro e i cui nuovi occupanti, di conseguenza, si suicidano dopo orrende visioni. Al centro di tutto c'è una famiglia, madre più due sorelle adulte, rapporti difficili, egoismi, amant...