1917, DI SAM MENDES: LA RECENSIONE

Il grande pregio di 1917 è anche il suo limite. La trovata che gli fa da volano, cioè il fatto che sia stato realizzato per sembrare un unico piano sequenza (in realtà sono diverse scene in piano sequenza unite da giunti digitali a volte tanto anche goffi), è il senso stesso del film. Sam Mendes parte da uno spunto da B-movie, è cioè un film dai presupposti stringenti e focalizzato sull’azione (a due soldati viene dato un ordine importantissimo da consegnare che salverà le vite di un plotone nel quale c’è anche il fratello di uno dei due, per consegnarlo devono attraversare la guerra, il fronte e le badlands della Francia occupata) che gonfia con una realizzazione da serie A. È un film con Mark Strong, Colin Firth e Benedict Cumberbatch in piccoli cammeo, che ricostruisce scenari grandiosi e ha un respiro estremamente sofisticato, non sempre finalizzato solo all’azione. Tuttavia è l’idea di viverlo in un respiro solo, di far coincidere il tempo del r...