7 ORE PER FARTI INNAMORARE, DI GIAMPAOLO MORELLI: LA RECENSIONE

A voler pensare male e a volercela avere con le commedie romantiche, specie con quelle italiane, non è difficile dire di 7 ore per farti innamorare (pensato per il cinema ma uscito oggi in noleggio su tutte le piattaforme) che sembra la copia di una di quelle commedia romantiche francesi che a loro volta copiano quelle americane. Giampaolo Morelli dirige il film (è la prima volta) e lo scrive con uno specialista di commedia napoletane svelte e davvero poco vivaci (Gianluca Ansanelli, scrittore di All’Ultima Spiaggia, Troppo Napoletano e i film di Siani), trovando una chiave inaspettatamente perfetta per trasportare dinamiche newyorchese dentro uno spazio napoletano. L’idea base è ribaltare Hitch (lei è l’insegnante di rimorchio, lui il cliente).

E qui si gioca la differenza del film con il resto delle pellicole sul tema, sui posti e sugli attori. Se infatti la sceneggiatura ha il pregio (una volta tanto) di non inventarsi...