Hao Wu, Weixi Chen e un co-regista, che ha preferito rimanere anonimo, trasportano gli spettatori nella realtà quotidiana della prima comunità che ha affrontato le conseguenze del Covid-19 con 76 Days, documentario presentato in anteprima al Toronto Film Festival, proponendo il ritratto di un’umanità confusa, ferita e incredibilmente resiliente concentrandosi su quello che accade all’interno degli ospedali di Wuhan e ad alcuni cittadini.

Il progetto, che non ha ottenuto l’approvazione da parte del governo cinese, si avvicina con grande sensibilità alla sofferenza tramite dei piccoli ritratti dei medici e dei pazienti, dagli anziani intubati a quelli che cercano in ogni modo di andarsene dalla struttura medica, senza dimenticare di dare spazio a una coppia di giovani genitori separati, a causa della quarantena, dalla loro neonata.

Dopo le prime sequenze all’insegna della tensione e del caos, con i malati accolti in gruppi numericamente molto ridotti e chiusi a ch...