Poteva essere un Jason Bourne per teen e invece è qualcosa di diverso. Promosso come un film d'azione con poco impegno (da parte degli autori) e molti personaggi buoni per il marketing ("Vi ha scaldato il cuore in Twilight ora è pronto a emozionarvi!"), Abduction appare per molti versi come un'occasione persa, e questa forse è la sorpresa più grande di un film che poteva anche non presentare alcuna sorpresa.

La storia di un adolescente che scopre di colpo di essere cercato come "bambino smarrito" (e quindi che la propria famiglia non è la sua vera famiglia) e si trova improvvisamente preso in un intrigo nazionale, con CIA e agenti segreti freelance alle sue calcagna, aveva le premesse del film medio e una speranza di guizzo. La speranza era proprio Taylor Lautner, il protagonista, non certo un astro della recitazione ma un atleta nel senso stretto del termine e per come inizia Abduction sembra promettere azione ed evoluzio...