Roy Andersson ritorna con About Endlessness in Concorso al Festival di Venezia, dopo la vittoria ottenuta con Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, regalando una riflessione tagliente ed efficace sull’umanità e sull’esistenza.

Mantenendo il suo approccio stilistico e uno sguardo disincantato nei confronti della quotidianità e i problemi delle persone, il regista propone una serie di situazioni che spaziano dai momenti esilaranti – come un dentista alle prese con una giornata storta e un prete in crisi di fede che affoga i suoi dispiaceri nel vino e cerca inutilmente il conforto di uno psicologo – a quelli drammatici che comprendono anche un padre che compie una scelta terribile e dei soldati al fronte.

Accostare immagini di gioia e spensieratezza ad attimi più all’insegna della tragedia, proponendo anche sequenze ispirate a figure e situazioni storiche, rende l’insieme incredibilmente ricco di sfumature e di spunti di riflessio...