Ad Astra
di James Gray
26 settembre 2019
Stavolta stiamo per fottere l’intero sistema solare. L’uomo non fa mai bene al pianeta Terra nella fantascienza (come nel presente) e in Ad Astra (presentato in Concorso al Festival di Venezia) è definito proprio un “divoratore di pianeti” che adesso, nella sua sete di esplorare, conoscere e possedere l’universo ha scatenato qualcosa che sta minacciando tutto il sistema solare e che Brad Pitt deve aiutare a contenere perché personalmente coinvolto nella faccenda.
Questa in soldoni la premessa che muove il film e mette questo personaggio strano, inusuale e distante da tutto, al centro di un’avventura. E davvero Ad Astra, nonostante il suo tono compassato, ha la successione di eventi di un’avventura. Il suo protagonista vede tutto e segue tutto con una strana forma di distacco e con una calma impressionante che si riflette nella messa in scena, calma come lui anche quando accade di tutto. Tuttavia ci sono assalti e inseguimenti da western, ci sono creature mortali nascoste come nell’horr...
Il film più ambizioso di James Gray è il meno a fuoco, Ad Astra non riesce ad essere nè blockbuster nè cinema d'autore
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